Svestita del sorriso
mi stringo nella pelle
come dentro ad un pesante
cappotto nero.
Acqua e fuoco,
istinto e ragione,
coraggio e paura
si rivoltano...
lacerandomi dentro.
Inspiro aria
tra freddo cinismo,
infantile ingenuità ... pudore
che mi fa ancora arrossire le guance,
cercando la giusta risposta.
Respiro ancora... lentamente...
soffocando le urla trattengo il dolore
e facendo finta di non sentir nulla
nascondo la mia fragilità
dietro un paio di inutili occhiali neri.