Oggi un amico accompagna il mio cammino,
timidamente osserva il mondo
e ne trae gioia e dolori,
felicità e scoramento.
Il suo procedere nella vita,
tra stagioni,
tradimenti,
lune d'agosto, donne appassionate,
gente spaesata e paesaggi,
lo conducono verso orizzonti in cui il solo incedere stanca
e lavorare diventa fatica dell'anima,
anche solo poetare
e giocare con settenari ribelli o composti che siano.
Cesare! - lo esorto -
si gira, mi vede, un saluto mi porge
con disattenzione volante.
Mi giunge la sua mano, carezza è sul volto
e pallori di nebbia mi abbracciano
e Torino diventa scenario di vita...