E mi spingo ad ascoltare
aldilà del mare
il cigolio di un altalena
che nemmeno le stagioni frena...
nel mio respiro senza affanno
corro
dove il tempo non mi inganna...
tra le pieghe delle mie paure
negli attimi che diventano eternità
osservo il mio volto senza tempo
nello ingiallito specchio dell'età
Ti dirò Bruno, di autobiografico in ciò che scrivo c'è ben poco, anche se le esperienze di vita mi hanno insegnato molto non riconosco in questo il tempo nel quale scrivere le mie momorie... saprei solo spargere parole che tutti già riconoscono nel proprio vocabolario di vita quotidiana, nessuna novità.
Scrivo spesso al presente e giustamente come fai notare te mi ci metto in prima persona... per rendere molto più intima e personale la lettura all'animo che legge, riconoscendosi o meno in quell'esperienza. Abbraccio ricambiato con stima profonda... Grazie al tuo animo attento caro Bruno