Calmi i miei sensi impongono
L’attenzione al respiro.
Mi compongo e mi ritiro
Su un pensiero che si disperde
Nel sole che irradia l’anima
Con moto di rivoluzione
In estasi contemplativa
Perché nessuna vita m’è stata viva
Come quella che arriva adesso
Ora che qui per una volta dimesso
Approdo a profonda esistenza
Dissemino la mia sostanza
In tutti i prati che mi compongono
Tra tutti i flutti delle mie acque
Funesti fiumi in piena
Che disciolgono l’antica pena
Del vivere attaccato ai sensi
Più che al volere del mio cammino
Conseguente in questo momento
Al sommo stato che sto vivendo
Lontano dal tempo dei calendari
E da quei giri dell’orologio
Che spesso legano i nostri eventi
A dubbie immagini vincolanti
Ai ruoli ascritti al nostro passaggio
Da nubi dense senza alcun raggio
Del caldo sole che continua a irradiare
Le latitudini a me ora care
In cui felice mi perdo e vedo
Il tuo sorriso di ritorno sull’altalena
I miei nuovi occhi fuori scena
Fuori contesto e fuori dal tempo
In ossequio al tramonto
In omaggio all’esistenza
Perché vi splende la trasparenza
Di questo viaggio interiore
Che sembra duri per molte ore
Ma mi risveglia nel solo istante
Del mio ritorno dalla mia mente
Per ricongiungermi alla realtà
(Primavera 2002)