Ricordo il pianto dei papaveri
e il rosso di quel vino.
Ti portai dei fiori, il giorno dopo.
Rossi, per non stonare
e ridemmo, di nuovo
con le lacrime dell'assurdo.
Incantevole Augusto... come di una passione consumata troppo in fretta.. reduce da un Gran Turismo Veloce... sul Tuo Corpo... ne dimenticai l'anima... e piangemmo il giorno dopo insieme... lacrime d'Assurdo...