Mi ricordi i colori dell'alba,
anche adesso ch'è ormai quasi notte;
rossi, com'il rosso delle migliori lune
i capelli, son la tua perfetta cornice,
con l'incedere determinato, come Beatrice,
avanzi, silenziosa, fra le dune,
da lontano, i falò accesi nelle grotte
evidenziano il valore del tuo volto...
lentamente, come lo sbocciar della rosa
una lacrima salata e silenziosa
cade da una gota orgogliosa,
acqua vitale, energia per ogni cosa.
Corrono, interessati, gli animali del bosco,
attenti ad ogni tuo gesto,
non sanno restare indifferenti,
circondano con gioia la maestra,
esprimono con sguardi languidi
rispetto e devozione, e ancora
i venti della grande rosa
non osano importunarti,
anche loro restano soggiogati.
Sono tanti i tuoi gesti
e son tutti gentili,
cogli l'arte, fra cuore e dita,
ogni istante, per te, è pieno di vita,
non so dirti, quando e perché...
di te ho apprezzato il sorriso,
ancor'adesso, con gioia, ricordo il tuo viso.
Domani, e poi domani l'altro
eventi vitali esporrai nei tuoi quadri,
ciascun d'essi è un'autoritratto,
anche se resti, nascosta fra i petali,
dichiaratamente essi parlano di te,
e nulla c'è in quell'arte, meglio di te.
Con rime imperfette
io chiudo l'omaggio,
al lavoro dalle sette...
occorre tanto coraggio!