Eri bellissima,
vestita di bianco,
la camminata lenta e maestosa,
eri bellissima,
più del Sole,
più della Luna,
più di tutte le Stelle del firmamento.
Sorridendo ti sei avvicinata,
mi hai preso la mano.
Una gabbia di vetro,
urlo disperata,
picchio contro il vetro,
infrangibile,
la Paura, vestita di bianco,
mi ha imprigionata,
mi ha imposto di sposarla.
Eri bellissima,
i miei occhi non hanno mai visto niente di più bello...
Imprigionata in una gabbia di cristallo,
vivo, il mondo si muove intorno a me,
guardo la fede al mio anulare e devastata piango,
impreco,
maledico quella bellissima dama che vestita di bianco,
mi ha imprigionata in una bara invisibile.
La Paura, mia dolce e crudele sposa sorride nel nostro letto nuziale fatto di fiori secchi e bottiglie vuote.
Prima di addormentarsi mi dà il bacio della buonanotte e sorridendo mi dice:
"A domani amore mio"