celeste cielo di marzo
racchiude il mio non coraggio
mai stato vigliacco
sono solo un solo laccio
slacciato dal suolo
senti un po' che suono
... è un suono nuovo
tu senti me che mi muovo
mentre ti nuoto in ogni modo
affamata.. malata di me
slegata o asciugata ritratto di te
e la mia lirica così selvatica
è la mia metrica lunatica
... fatidica malefica ficcante
perenne come un fa la do mi
trattienimi e poi tienimi
accordami e poi solfeggiami
derubami che
mi rubo del tutto ma non ti rubo di te
che non è mai livido ciò che lasci,
che lasci te!
della notte quel silenzio che sa di rose e casa
ed il freddo non moriva
la sognò con tutto l'amore
e la sua passione
e senti un po' il mio nodo
è solo il nostro modo
all'unisono di un usignolo
mentre ti nuoto affogo
sale di sole che sgorga me
dal salice e sale il mio sole in te
e la mia lirica così egocentrica
è la mia metrica un po' bulimica
... fatidica malefica ficcante
tintinnante come un fa la do mi
tentennami e poi tienimi
accordami e poi sorreggimi
(affamata, malata di me
slegata e asciugata
in tatto di te..
sale di sole che sgorga me
dal salice e sale il mio sole in te
sale di sole che sorge in me
dal salice al sole che sale e sei te)
straziami che
mi rubo del tutto ma poi mi sazio di te
che non mi basta mai ciò che lasci,
che lasci te!