Urla l'ambulanza disperata,
urge lestezza:
è un uomo, un padre.
Volano le ruote sulla strada
l'asfalto quasi le rifiuta
l'animo si spezza.
Un figlio segue,
l'altro sta arrivando.
Seguì la stessa via la cara sposa
che vigila dall'alto ove riposa.
Spinge il pedale la figliola
quella più cara ch'è rimasta sola.
Bianco un camice l'accoglie,
attenua alquanto la tensione,
al silenzio di speranza invita.
Scura la notte annerisce il giorno.
ritorna disadorno il dubbio della vita,
la prece lenisce la paura.
A Te Dio salga la mia fede,
in queste ore prospicienti l'alba.
Clemente assai l'Onnipotente,
se pur distante, sente l'implorato,
sembra non essere disposto,
ma è impegnato a preparagli il posto.