Aspettando la sera abbracciata all’angoscia
ti sento tornare dal serrarsi del cuore
Puntuale e spietato, m’afferri alla gola
che stringi implacabile fino al spasimo:
almeno una lacrima, invoco al cielo
una lacrima soltanto per sciogliere il dolore
Ma non sei più, e se più tu non sei
anch’io più non sarò.
Noto l'assenza di commenti, forse è necessaria una breve spiegazione: sia questa, sia "il pianto di una madre" le ho scritte ispirata da vicende in cui una madre ha perso un figlio. Penso che dolore più grande non possa esistere, e con le poesie ho cercato di tradurlo in parole.