Profondità ancestrale di dolcezza
nell'iride socchiusa del suo volto.
Fresca bimba, sposa ansiosa
o madre di dolore.
Con la pelle tesa e tersa
od il seno ormai cadente,
con risa e pianti antichi all'orizzonte.
Canto di cigno che vive di passione,
con salvie rosse piantate dentro il cuore.
Due fessure colorate d'azzurro
fan da cieli tra rughe profonde.
Bimbo gaio, uomo innamorato
o padre di famiglia.
Lucidi muscoli d'acciaio lucente,
o bastone per amico.
Con sguardo sempre compiacente
risponde imperterrito a te vita sua,
con punte diamantate dentro l'anima.
Due rami dello stesso albero
in forme a volte addormentate.
Ma piene di vita e mai rinsecchite,
anche quando cedono pian piano.
Figli di quel raggio che s'insinua
e s'irradia nel segno del sole.
Che si espande in mille sfumature
spargendo filamenti multicolori.
Fin da quando quei due fiori sbocciati
han lasciato il grembo, spalancato
allo scorrere del tempo e della vita.