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Primavera ancora

La campanella si apriva e si usciva
a tuffarsi in un'aria tersa
appuntamento al campo di grano
e tutto era verde i passi e la fantasia
e dietro la finestra ad aspettarmi casa mia
catturare la primavera
e riportarla in un bicchiere
un cielo azzurro da bere
fossi da saltare
scarpe da infangare
vita da inventare senza troppe pretese
sullo sfondo dei ricordi
Monteguiduccio il mio paese
e poi arrivava lei di corsa una sorpresa
usciva d'improvviso dai quaderni
pasqua e puntuale sotto al tetto
la rondine che aveva attraversato il mare
-Regina reginella quanti passi devo fare?-
un gioco... uno scherzo la vita
tanti o forse pochi
troppi o forse niente
la primavera che torna riporta sempre qualcosa
cortili che risuonano di corse e voci
amiche che mi venivano a cercare
-non come oggi-
in mezzo a tanta confusione torni a soffiare
quando le porte erano sempre aperte
e dietro al vetro una presenza
il vento gelido della tua assenza

 

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5 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Raffaele Arena il 23/03/2012 03:50
    Grande carica emotiva, capacità di descrivere emozioni con semplici immaini e allo stesso tempo originali. Che dire? Puoi continuare la crescita, con un uso puntuale della metrica per render ancor più musicali i tuoi intimi canti! BRava

5 commenti:

  • augusto villa il 25/03/2012 20:03
    Quante primavere... Quante!
    Una poesia che cattura e coinvolge... Semplice e ben scritta. -----
  • loretta margherita citarei il 22/03/2012 20:31
    molto bella ciao laura
  • Simone Scienza il 22/03/2012 15:21
    Spontanee come voli di rondine, nostalgie che non sfioriranno mai guidano il delicato tam tam di primavera.

    Ancora e ancora Laura... brava
  • Anonimo il 22/03/2012 10:50
    Mi è piaciuta molto. La primavera che torna porta sempre qualcosa...
  • Vincenzo Capitanucci il 22/03/2012 09:52
    Un cielo azzurro da bere... infangandosi le scarpe...

    Bellissima Laura...-non come oggi- quanta confusione... in questo vento gelido... sento l'assenza...

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