La campanella si apriva e si usciva
a tuffarsi in un'aria tersa
appuntamento al campo di grano
e tutto era verde i passi e la fantasia
e dietro la finestra ad aspettarmi casa mia
catturare la primavera
e riportarla in un bicchiere
un cielo azzurro da bere
fossi da saltare
scarpe da infangare
vita da inventare senza troppe pretese
sullo sfondo dei ricordi
Monteguiduccio il mio paese
e poi arrivava lei di corsa una sorpresa
usciva d'improvviso dai quaderni
pasqua e puntuale sotto al tetto
la rondine che aveva attraversato il mare
-Regina reginella quanti passi devo fare?-
un gioco... uno scherzo la vita
tanti o forse pochi
troppi o forse niente
la primavera che torna riporta sempre qualcosa
cortili che risuonano di corse e voci
amiche che mi venivano a cercare
-non come oggi-
in mezzo a tanta confusione torni a soffiare
quando le porte erano sempre aperte
e dietro al vetro una presenza
il vento gelido della tua assenza