Secondo me la chiave di lettura sta nel titolo...è una pausa in cui accogliere in modo rilassato e intenso stimoli sensoriali a cui si è spesso indifferenti... una struttura semplice, scorrevole ma accattivante...
Anonimo il 22/03/2012 19:08
Per quel che può valere il mio giudizio, sei in una fase di maturazione. Anche se quel "miei" mi pare stridente in coda di verso.
Un saluto.
.. ti vedo, sulla spiaggia, in un tramonto di inverno.
Ti vedo, mentre osservi, con l'occhio del poeta, l'incanto che solo il mare può regalare.
Bella e letta con piacere.
cl
Una poesia di buona levatura che suscita non poche suggestioni. Intanto in quel falò in lontananza ci vedrei benone l'elemento della luce del nostro futuro, qualcosa che suscita in noi un richiamo continuo e incessante a cercare e cercarci sempre più. Verso il futuro ci voliamo, e come? Naturalmente sulle ali di un gabbiano, illuminato appunto da quella luce di fuoco. E perchè poi non vedere nelle impronte del gabbiano quanto di amore riusciamo a lasciare in chi incontriamo per via? Impronte indelebili, appunto. Complimenti e cordialità.
Leggo solo ora la tua precisazione Federica. In effetti può essere una metafora dell'animo, per così dire, rannicchiato nella malinconia (insomma la prima lettura era sbagliata)
infatti non avevo l'intenzione di fare una descrizione puramente paesaggistica che prendesse il volo ma che rappresentasse un luogo quasi desolato, fermo, immutato quasi surreale, come il mio stato d'animo che c'è dietro le quinte di quei versi.
Anonimo il 22/03/2012 16:11
Non male Federica, anche se la tua decrizione paesaggiastica, per quanto suggestiva, non riesce a prendere il volo, sa di purgatorio, più che di paradiso, ma non male