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Le Piante del Re

Su quel tavolo di cristallo c'erano tutte quelle cose utili, che definirei "primarie".
Per terra, sulla lampada, sul davanzale e intorno a me invece c'erano tutte quelle inutili cose, che definirei "secondarie".
Ho schioccato le dita per far scomparire quel disordine ed invece ho sentito due mani tirarmi il cuore.
Il primo fascio di luce di quel giorno ha colpito il tavolo e poi mi si è ribaltato in un occhio.
Nero con sfumature verdi, giallo con sfumature viola ed un albero piantato dal Re che stava per morire.
Questo era il viaggio che avevo intrapreso nella mia testa.
La guerra era finita da 70 anni, ed io ne avevo solamente 10.
Quel ragazzo con un ciondolo nero.
Un filo di metallo che batteva sul vetro per fare rumore.
Un quadrato perfetto si ricopriva di candele e nella notte s'illuminava come pochi.
Un uomo si disperava dopo aver scoperto che anche le piante possono morire.
Il mantello nero di quella donna, che correva con una scatola in mano soltanto per buttarla tra i rifiuti.
La puzza delle rose, poi d'improvviso uno starnuto, e mi sono risvegliata da qualcosa che credevo fosse infinito.

 

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