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Cacciatore

La boscaglia ti attende indifesa,
innocente, inviolata, profumata,
svela una ragnatela di impotente
lacerante silenzio,
mentre tu sbuffante incedi,
con la tua grassa, compiaciuta risata;
si srotola codardo il compiersi
del sanguinolento rituale,
con cui vuoi fotografarti vero uomo,
e finisci per rivelarti bestiale;
di un uccello cui spezzato hai
l'irripetibile, sublime canto,
quel tuo vuoto che si staglia dentro l'anima,
mena il suo sogghignante vanto;
non senti la tua carta d'identità,
scalpitare di vergogna e ribrezzo,
mentre un battito d'ali
si sta sfracellando,
su una cartuccia traditrice
che muore sul suolo sibilando,
tetra, ignara attrice d'una missione,
di un frammento di natura,
fosse anche la più piccola estensione?
Sentirai un cielo che non ti abbandona,
che ti annienta col suo soffocante canto,
perchè ha caricato su di sè la voce del fagiano,
di cui spezzasti per sempre l'incanto?
Ma son gli uccelli che ci insegnano a volare,
che ci addestrano i pensieri a sognare,
aeroplani divini che custodiscono un volare,
che qualche uomo non si è mai allenato ad amare.
E io scoiattolo che ho per casa la radura,
correrò veloce più della mia paura,
e stanne certo mi saprò beffare,
della tua codarda precisione nello sparare,
potrai metter mille tagliole per il mondo,
ma il tuo occhio che odora ormai
di rivoltante polvere da sparo,
mai potrà scorgere dove davvero mi nascondo.
Solo ti auguro che tra i trofei di morte,
che fiero appendesti alla parete,
germogliare sappia il seme del tuo rimorso,
che chiederai a te rinato di ascoltare la natura,
di cui come acqua pura berrai ogni sorso,
senza pretendere di ridurlo a tuo comando,
senza alterare il corso degli eventi,
ma con lo sguardo proiettato più lontano,
dove gli alberi si sanno prendere per mano,
e gli usignuoli intrecciano corolle di melodie,
che risplenderanno nel sole,
con la forza carezzevole di poesie.

 

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6 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 19/06/2013 16:18
    ... quasi un poemetto
    condiviso il tuo sentire
    complimenti..
  • giuseppe bevacqua il 29/03/2012 18:47
    sono sempre dalla parte animale perchè anch'io lo sono; l'animale cacciato, umiliato, vivisezionato, l'animale torturato, mutilato, mangiato... coscienza fatti da parte lascia spazio all'anima... le.

6 commenti:

  • Ugo Mastrogiovanni il 29/03/2012 10:08
    "Cacciatore" è l'appropriata deplorazione, lamentatio in termini lirici, per una razza di tronfi soggetti che il poeta ben definisce bestiali. La poesia è troppo bella, deturpata solo dal titolo, se considerato nella sua fattispecie. Violare un habitat così affascinante "La boscaglia... indifesa, innocente, inviolata, profumata" da parte di questi "veri uomini" è un dramma che mortifica, avvilisce, deprime. Per i suoi sottili passaggi, i momenti di delusione, per i suoi graduati e armoniosi toni di protesta, questa poesia è da considerarsi come una creatura cara.
  • cristiano comelli il 28/03/2012 19:25
    Grazie anche a Gianni e Vincenzo, questa riflessione in versi mi è nata rimembrando un momento della mia vita giornalistica in cui dovetti seguire nientemeno che la festa dei cacciatori e degli agricoltori; degli agricoltori mi sta benone perchè, ce lo insegnano, come direbbe Campanella, da principio di secoli sin a mo' che l'agricoltura è una delle basi del nostro vivere e della nostra economia; dei cacciatori, invece, non mi sta bene affatto, non vedo proprio che cosa vi sia da celebrare nello spezzare vigliaccamente il volo di uccelli nel cielo e per di più facendone poi un vanto da raccontare ed esibire. E hanno anche il coraggio di dire che la caccia mantiene in equilibrio l'ambiente. Diciamo che lo impoverisce progressivamente e che turba, per me che credo, l'equilibrio che il buon Dio ha stabilito tra le varie forme viventi di questa terra. Non sono per il male, ma a volte mi verrebbe la tentazione di pensare a cosa succederebbe se questi "eroi della vigliaccheria" venissero a contatto con ddei serpenti velenosi; allora sì smetterebbero di fare i bulletti con le creaturine indifese del cielo o con conigli e lepri che corrono con il cuore che batte a mille per schivare, non sempre con successo, i germi dell'umana (disumana) follia. Se lo meriterebbero proprio. Cordialità.
  • Vincenzo Capitanucci il 28/03/2012 19:15
    l'ultima volta che sono andato a votare...è stato quando c'era stato il referendum per abolire la caccia... partiti politici avevano incitato i cittadini a non votare in modo che non si raggiungesse il Quorum... o il cuore del problema...
    in Francia ho rifiiutato la carta elettorale... quando il partito comunista francese... si oppose a l'entrata nel mercato comune il Portogallo (socialista a quei tempi) per ottenere il voto degli agricoltori francesi...
    questa è la politica dei politicanti... tanto si va una volta a destra e un'altra a sinistra... ma i problemi non cambiano...
    dunque continuiamo a sparare sugli uccelli del cielo e sui più poveri di noi...
    Bellissima Cristiano...
  • Gianni Spadavecchia il 28/03/2012 16:57
    Molto profonda.. Un triste saluto alle povere vittime della caccia, gli splendidi uccelli non più vibranti in cielo, e lo scoiattolo timoroso per la sua vita.. Ottima!
  • loretta margherita citarei il 27/03/2012 20:20
    dubito che abbiano rimorso, ottima riflessione
  • Anonimo il 27/03/2012 20:15
    bellissima lirica... sono pienamente in accordo con il suo pensiero gentile cristiano... non ho mai capito il piacere che si possa trovare uccidendo... poichè è di questo che si tratta...
    complimenti per a meravigliosa lirica... cordialità carla

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