Oh candido amor, le tue pene
ancor sono le mie e del tuo amore
del tuo desiato riso e della tua speme
sorgemi d'incanto in fondo al cuore.
Uh... son io che scrivo? Ma sono matto,
desto oppure dormo?
Che faccio, ci ricasco?
Che letture ho concesso ai miei occhi
ultimamente?
Ultimamente? Presto una rima...
Ahimè sol mi sovviene... deficiente.
Bene se così si vuol allor che sia,
se d'amor devo narrare e di poesia
e mostrommi debbo tutto trepidante
meglio lasciar stare il sommo Dante,
risvegliar er core mio, che adesso russa
e metteme a parlà come Trilussa.
" Remava er barcaiolo contro corrente
cantava che pareva er raglio der mulo
core mio quando la vedi non diglie niente
ma più che er viso de lei me piace er culo ".