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Fiaba

Decise di partire.

Poeta on the road
sarebbe stato.

yeah yeah yeah

perse un treno.
ne prese un'altro;
niente biglietto,
naturale.

I morsi della fame
non si fecero aspettare.

Aveva pane e spuntì
dentro allo zainetto
di batman;
no problema amigo.

13 anni aveva.

la prima notte,
in stazione
un pochino pianse;
non ditegli
che ve l'ho detto, però.

Pensò alla mamma
ed alla volta in cui
erano stati a Gardaland
loro due soli.

Adesso lei beveva.

Nulla era come prima.
Nulla lo sarebbe stato più.

Goccia dorata in un mare di merda.

Morto di freddo
morto di fame
morto di vita.

... di vita puttana

 

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6 commenti:

  • Alessio Cogno il 20/06/2007 16:21
    Grazie a tutti. continuate a leggermi... ciao
  • lory giacobbe il 18/06/2007 22:08
    A volte anche le fiabe sono crudeli. Spero nel finale. Bella
  • laura cuppone il 18/06/2007 15:16
    solitudine... pubertà assassinata...
    bella e terribile...
    ciao l
  • roberto mestrone il 18/06/2007 14:11
    Canzone (o fiaba) triste, con immagini drammatiche e crude... Soprattutto nel finale straziante.
    Bravo Alessio!
    Ro
  • sara rota il 18/06/2007 13:48
    Una poesia davvero toccante: l'obbligo di un figlio a vedere la madre rovinarsi la vita con le proprie mani. Un giovane ragazzo (13 anni) che è obbligato a crescere troppo in fretta... Ben scritta

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