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Foglie d’autunno

Quanto dolore
nella foglia che perde il suo colore
e che tremore quando turbina e cade con il vento
negli avanzi d’autunno.
Dal tiglio spento
che riconosce a stento la sua ombra
nel pallore vespertino
comincia il suo cammino
e senza meta scende.
Ruzzola, volteggia,
s’arrotola, plana
tende a fermarsi,
risale, danza, sosta,
sembra si volti,
vien giù.
Il nido piange il merlo
senza protezione
fino all’altra stagione.
Anche la gazza spaurita
rende smarrita commiato alle sue foglie
che raccoglie il vento e porta via.
Pallide, contorte, ballerine
alcune sole, altre vicine,
smarrite, sembra si voltino
quasi volesser salutare
e dirci: aspettateci
sapremo ritornare.

 

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8 commenti     0 recensioni    

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8 commenti:

  • Marcello De Tullio il 23/10/2009 07:18
    Splendida descrizione, ma daltronte tutte le tue opere sono splendide.
  • Anonimo il 10/08/2009 13:35
    La forza sta nella chiosa:
    Aspettateci
    sapremo ritornare.
  • Giovanna Faccendi il 20/02/2008 23:33
    Un saluto veramente ben descritto
  • ninetta ciminelli il 03/01/2008 07:26
    molto bella descrive il dolore in un modo dolcissimo e le foglie hanno questa simbologia
  • michele marra il 15/08/2007 10:57
    scialba
  • sara rota il 18/07/2007 15:28
    Sembra un quadro, però in grado di parlare e con la sua voce... raccontare la vita.
  • roberto mestrone il 20/06/2007 11:42
    Hai saputo costruire una deliziosa poesia dal naturale spogliarsi di un tiglio, che sempre si ripete.
    Bravo Ugo!
    Ro

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