Eccomi lì, nell'oscuro corridoio cammino fra due pareti tremanti
stordito da una pioggia incessante di sassi
l'uno dopo l'altro mi devastano il volto, mi squarciano la nuca
Eppure non riesco a mollare, i miei passi camminano da soli
le orecchie mi fanno male, un fischio che non conosce il silenzio
stride nella mia testa.. ed io urlo cercando di farlo smettere
Sento l'angoscia che mi attanaglia, picchio le pareti, gli occhi straripano di lacrime
ma i bastardi non la smettono, sento il sangue sui piedi,
mi parla la lingua della solitudine... mi sussura una sola certezza
"Qui sei solo, sin dal primo passo"
Mi ritrovo ad urlare una frase nel caos
"Addio mio Signore, mi duole non poter più credere in te"
lancio della sabbia alle mie spalle
Il mio cammino ricomincia, ho le mani macchiate d'inchiostro...
lo sguardo torna nel reale.. di fronte a me: un foglio bianco