Giace lì fra le sbarre del ferino e dell'intelletto imprigionato da mille catene e con le chiavi cieche ai suoi occhi... in una splendente oscurità si sporca le mani di miele e sangue, dipingendo vibranti alveari, polverizzati negli attimi pellegrini.. sognando le splendenti città affogare nelle vertigini, le stelle brillare al mattino e i campi di nero biancospino riemergere allo scuro bacio del tramonto...