L'aria fresca del mattino mi solletica la pelle
Le cime ancora innevate mi ricordano l'inverno
L'infinito paesaggio non dà ostacoli allo sguardo
Il cuculo ancora non ha trovato la sua pace
Il picchio prepara il suo nido
La cornacchia risponde col suo gracidare
In tutto questo resta fermo il mio pensare
a come l'uguale appare diverso ogni giorno
alle schegge di uno specchio rotto
capace di riflettere mille volte l'essere.
Arriverai e sarà di nuovo Luce.