Innocente,
ancora il fiume ricamato dal tempo
di un processo che missione aveva,
di farsi ragnatela di definitiva verità,
si è disciolto
in un torrente di inconcludenza;
Simonetta, aspetta,
l'identità vigliacca
di chi negò ai tuoi respiri
il diritto di urlare al mondo
la bellezza e il gusto dei tuoi anni,
ha deciso di restare ancora sdraiata,
in un complice cono d'ombra
via Poma luccica come prima,
più di prima,
il tuo sangue si è dileguato,
nelle stanze di oblio assassino,
di una memoria che non regala nomi
da consegnare a una giustizia vera;
per quanto tempo,
la statua indemolibile dei dolori,
troneggiare dovrà ancora,
nel cuore dilaniato dei tuoi genitori,
ah, se un modo esistesse,
di liberare dall'impenetrabilità del silenzio,
la voce di Dio,
il tuo carnefice avrebbe ora
la maledizione di un volto definito.
La pellicola, ora,
è ancora interamente da girare,
inestirpabile viaggio di un dramma,
che mai si riuscirà ad attenuare.
E all'orizzonte la luce attende,
di un'innocente creatura di vent'anni appena,
di sapere chi incenerì
l'immagine di una gioventù
desiderosa di inventarsi domani.