leggimi ascoltando
celine dion, immortality:
Lacrime, e poi ancora lacrime,
sono l'eredità che mi hai lasciato;
ricordo bene come e quando,
nel giardino dell'ospedale.
Il silenzioso vento ghiaccia le ultime foglie,
tutto tace, e permane l'odore lontano di legna bruciata,
e l'indurita terra rifiuta la mia impronta.
Lacrime e poi ancora lacrime,
Ti ho persa l'ultima volta che mi hai baciato;
e non ricordo neppure quando,
ritornando, sfinito, dal funerale.
Si riaccendono tutte le tue voglie,
e i sogni infranti della tua vita spezzata;
e della nera signora subisco di nuovo l'onta.
Lacrime e poi ancora lacrime,
bruceranno come spine nel costato;
e verrà un giorno, ma quando?
Che l'oblio sarà amico leale.
Ma sora morte ha di nuovo le sue doglie,
e va a caccia in questa terra desolata;
per te, eterna bambina, la mia anima è pronta.