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Poète Maudit

È l'istinto profondo
di atterrare l'infinito col dito
e vederne il fondo ancora lontano
che dissuade a scavare
le fosse con le nocche
per pura omertà,

o perché non esistono tendini
che ci hanno dato troppa confidenza
appena la sera
le madri distolsero lo sguardo
dai nostri primi passi
restiamo senza appendici
in cui stare.

Ma come da un tempo subito
ci riprendiamo
cosí il mondo chiede amore
e noi concediamo l'armistizio
all'esistenza.

 

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3 commenti:

  • augusto villa il 28/08/2013 11:39
    Mah... dici che è la peggiore... A me non sembra...
  • augusta il 31/07/2012 12:48
    ogni tanto un'autocritica.. fa bene... ma rasserenati... magari tutti i nostri scritti fossero al top... 1 beso...
  • A. A. il 17/05/2012 20:14
    mhmmh, allora non la metterò nella raccolta. È da rivedere. Anche perché è la mia poesia peggiore.

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