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La caduta dell'impero industriale

Ma quanti libri ho comprato,
da quando son nato.
O mi è stato imposto,
per studio, di comprare.

E quanti alberi hanno abbattuto
in questi ultimi quaranta anni.
Troppi, tanti, che ora
non ho più voglia di leggere.

La produzione industriale
della carta. L'uso della carta
le materie inquinanti
per ottenere carta.

Ecco il motivo della mia bronchite,
della mancanza del respiro...
Che il settanta per cento dei libri
dai retta a me, son da riciclare.

E non ho mai comprato un'auto
di questo mi vanto.
Ma di plastica faccio troppo uso,
e di questo soffoco.

Ma questa industria, dal settecento
e anche prima e oggi.
Ma questa industria...
Ma questa industria...

Ma questa industria...
Ah Piero, hai lasciato la rotativa in funzione,
vedi di staccare, che domani, altrimenti
non esce neppure il giornale!

 

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5 commenti:

  • Anonimo il 10/06/2012 15:04
    hai ragione af i nostri amci alberi per darci un po' di cultura si debbona sacrificare ad un'orribile potatura... venuta male???
    comunque un tema dove hai ben lavorato Gli albero sono creature viventi e generose che io amo... un abbraccio
  • Ellebi il 08/06/2012 23:06
    Scusa tanto ma non capisco perchè le tre copie, ne saprei come cancelarle. Scusa ancora.
  • Anonimo il 08/06/2012 22:57
    Io non so quanti libri possiedo, forse otto o novemila, la maggior parte dei quali non leggerò mai, ora più che leggere rileggo i libri già letti, ma sono malato, mi piace la carta appena stampata, e anche la carta vecchia e ingiallita con quel buon (per me) odore di muffa, e mi piace anche tenerli in mano i miei libri, toccarli, sono molto malato, a volte solo sfiorarli, e certo non mi importa degli alberi abbattuti, la mia malattia è inguaribile, e credo che la maggior funzione degli alberi, oltrechè essere alberi, sia quella, appunto di essere materia prima per la carta e i libri, e so che la mia malattia peggiora ogni giorno di più, ma non posso farci nulla, e so anche che la civiltà industriale è tutt'altro che finita e fra l'altro continuerà a produrre carta e giornali e libri e che l'Ipad, dove sto scrivendo, non prevarrà, e la biblioteca di Babele continuarà a vivere indefinitamente o forse infinitamente che è la stessa cosa, e così sia. Scusa del delirio ma è la febbre della mia malattia. Complimenti per la tua poesia e saluti. Ellebi
  • Anonimo il 08/06/2012 22:56
    Io non so quanti libri possiedo, forse otto o novemila, la maggior parte dei quali non leggerò mai, ora più che leggere rileggo i libri già letti, ma sono malato, mi piace la carta appena stampata, e anche la carta vecchia e ingiallita con quel buon (per me) odore di muffa, e mi piace anche tenerli in mano i miei libri, toccarli, sono molto malato, a volte solo sfiorarli, e certo non mi importa degli alberi abbattuti, la mia malattia è inguaribile, e credo che la maggior funzione degli alberi, oltrechè essere alberi, sia quella, appunto di essere materia prima per la carta e i libri, e so che la mia malattia peggiora ogni giorno di più, ma non posso farci nulla, e so anche che la civiltà industriale è tutt'altro che finita e fra l'altro continuerà a produrre carta e giornali e libri e che l'Ipad, dove sto scrivendo, non prevarrà, e la biblioteca di Babele continuarà a vivere indefinitamente o forse infinitamente che è la stessa cosa, e così sia. Scusa del delirio ma è la febbre della mia malattia. Complimenti per la tua poesia e saluti. Ellebi
  • Anonimo il 08/06/2012 22:56
    Io non so quanti libri possiedo, forse otto o novemila, la maggior parte dei quali non leggerò mai, ora più che leggere rileggo i libri già letti, ma sono malato, mi piace la carta appena stampata, e anche la carta vecchia e ingiallita con quel buon (per me) odore di muffa, e mi piace anche tenerli in mano i miei libri, toccarli, sono molto malato, a volte solo sfiorarli, e certo non mi importa degli alberi abbattuti, la mia malattia è inguaribile, e credo che la maggior funzione degli alberi, oltrechè essere alberi, sia quella, appunto di essere materia prima per la carta e i libri, e so che la mia malattia peggiora ogni giorno di più, ma non posso farci nulla, e so anche che la civiltà industriale è tutt'altro che finita e fra l'altro continuerà a produrre carta e giornali e libri e che l'Ipad, dove sto scrivendo, non prevarrà, e la biblioteca di Babele continuarà a vivere indefinitamente o forse infinitamente che è la stessa cosa, e così sia. Scusa del delirio ma è la febbre della mia malattia. Complimenti per la tua poesia e saluti. Ellebi

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