indaco di monti
e colli con profili netti,
d'alberi, di case in pietra,
di chiesa e campanile,
bagliori roseo -viola
screziano l'orizzonte
donando ultimi sprazzi
d'energia vitale.
Scende improvviso
il turchino scuro
e sgomenta,
ma Sirio, la bella
di maestosa luce brilla
e rincuora...
presto il tocco di Selene
argenterà ogni cosa,
come le lucciole sui colli
pulseranno tra le palpebre
chiuse i sogni.
Sotto il verde soffuso
dei lampioni
della città antica
i sospiri delle falene
in vorticosi giri,
si mescolano all'amore umano,
in quei caldi baci
dei giovani amanti
usciti di nascosto
dalle case.
Solo da un lato, in periferia,
sprizzano luci vive di diamante,
le gran vetrate delle industrie nuove.