A colpo sicuro mi centra
dove più brucia e punge.
Vita fino a ieri, oggi così lontana.
Respiro il vento dell'uragano avverso
mi abbandono
mi rassegno
mi ribello con pazienza.
Come spino molesto, divora il mio cuore
chiuso nell'invisibile
nel vuoto della parola
indomabile per me.
strenuamente mi difendo al mio morire.
Gettata nel vuoto a frammenti
in gelida luce
serro le labbra per non gridare.
Fra mille porte una aperta troverò.
Con il suo peso sul petto
in una rinnovata consapevolezza risalirò.