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Richiami d'Amore in guance sorridenti

La vita si confonde
in un gomitolo di liane

gli anni passano

alzando il gomito avvilito nel lavoro delle fonderie
gli uomini
intrecciano
sotto ponti dentari
capelli screpolati

a vecchi ippocastani

la mia casa
vegeta
in un riccio di castagna

legami segreti

fra neri cimiteri
di eleganti capesante
e
giungle
di parole galoppanti nei verdi pascoli degli ippocampi

piccole marine di pecore pellegrine e foche monache

beh lavano
pensieri non commestibili

soluzioni provvisorie

oggi come oggi
mutano le stagioni
ma le brave persone come sempre non contano un cazzo

ideali universali di femminile bellezza

svaniscono

sopravvivendo in un quadro energetico di botti e venerei uccelli rinchiusi in doghe di legno

se non ci fossi Tu Amore ad abbracciarmi nelle Tue fossette di gioia perirei del Tutto

 

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9 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • cristiano comelli il 05/07/2012 18:19
    Poesia di non facile lettura, questa, caro Vincenzo. La possono comprendere davvero coloro che hanno profondità interiori sconfinate, tra cui onestamente non mi considero. Ammetto candidamente i miei limiti di comprensione ma qualcosa riesco ad afferrare, naturalmente. Mi soffermo brevissimamente su due o tre immagini che mi hanno colpito: c'è quel "gomito avvilito nel lavoro delle fonderie" che per me non è prostrazione all'inevitabile incedere degli anni ma anzi riconoscimento della dignità con cui quel gomito ha sempre saputo reggere i massacranti ritmi lavorativi (il lavoro in fonderia, immagino, è molto, molto sfiancante), un gomito che ha sfidato la difficoltà del quotidiano vivere sapendogli resistere a testa alta e vincerlo. C'è poi l'immagine della "casa che vegeta in un riccio di castagna". Non so quale significato tu abbia inteso attribuire, in qualità di autore, alla metafora ma io ci vedo proprio questa ricerca di sicurezza, di quella piccola ma in fondo grandissima oasi in cui la vita gode di essere davvero vita, appunto, la propria casa, quella che non si abbandonerà mai neppure nel momento in cui si darà il saluto corporale al mondo. Non ti tedio oltre riconfermandoti, per l'ennesima volta, la mia ammirazione artistica e umana.
  • Anonimo il 05/07/2012 17:29
    Linguaggio aulico e ricercato che non banalizza la dolcezza. Complimenti.
  • Rocco Michele LETTINI il 05/07/2012 09:51
    Sublimi le fossette di gioia... allontano da l'addio terreno...
    Mirabile versicolato... d'inimitabile SIGNOR VATE...
    CIAO VINCENZO

9 commenti:

  • loretta zoppi il 06/07/2012 23:26
    Se non ci fossi tu... amore. Il pensiero poetico srotola come una matassa la vita con le sue difficoltà, le bellezze svanite, i pensieri e le parole galoppanti, liane per la giungla. Una mente fervida e con effetti speciali come la casa nel riccio di castagna che trovo incantevole! Non serve troppo spazio per l'amore, due fossette di gioia possono più di due titani. Letta con molto piacere. ciao
  • Grazia Denaro il 06/07/2012 20:54
    Una lirica introspettiva di non facile lettura, ma con una risonanza veramente importante a livello interiore, piaciuta!
  • Nicola Saracino il 06/07/2012 16:21
    Vincenzo, tutte le volte che ti ho commentato sono stato breve ma sempre analitico per quello che potevo. Qui invece, mi permetterai, dico solo "che bella"...
  • loretta margherita citarei il 05/07/2012 20:25
    molto surreale ma il tuo verseggiare la rende magica ed unica, super cap
  • Anonimo il 05/07/2012 19:57
    Versi sublimi e come sempre gradevolissimi da leggersi...
    se non ci fossi Tu Amore ad abbracciarmi nelle Tue fossette di gioia perirei del Tutto
    Bellissima Vincenzo...
  • Ezio Grieco il 05/07/2012 11:48
    .. forse dispersiva, vagamente imbrigliata, ma sempre con.. espressioni POETICHE.
    cl
  • Teresa Tripodi il 05/07/2012 11:20
    un surrealismo metaforico fantastico con giusto un pizzico di rabbia paragonabile al rammarico dell'esistenza stessa non sempre ricompensata come vorrebbe... molta belka Vincenzo
  • Nicola Lo Conte il 05/07/2012 10:17
    L'amore, o anche solo il suo ricordo, da senso alla vita, in un mondo che si alimenta di altri e più bassi valori...
  • karen tognini il 05/07/2012 09:49
    ... c'è chi ti abbraccia forte e ti fa sorridere...

    Molto molto bella Vincenzo... la societa' rende pecore quasi tutti... ma per fortuna qualcuno riesce a rimanere fuori dal gregge...

    Sempre meravigliose le tue liriche...
    sei fantastico!

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