policrome farfalle
dipingono l'aria di breve vita
e sagge tartarughe
nel loro carapace
muovono lentamente
la propria longevità
una spensierata e primordiale
ignoranza del senso vano dell'eternità
quattordici punto due miliardi d'anni
un enorme spazio temporale
quattro punto otto miliardi d'anni
una parabola nella parabola
in questo punto d'universo
ch'è solo culla di bimbo
che alla vita s'appresta
e chiesi alla farfalla
cosa fosse eterno
mi rispose: domani!
e lo chiesi alla tartaruga
mi rispose: mai!
da paolo e francesca
unisona risposta: amore e passione!
e s'inseguirono ancora eternamente
fluttuando in purgatorio
moebius sorridendo stravolse il cerchio
e allegramente per qualche ora
vi passeggiò all'infinito
nietzsche ch'era tornato stanco
dalla propria convinta eternità
non mi rispose
nell'angoscia che l'oppresse
di troppe eternità spezzate
munch trovò l'allegria di rifiorire
tra petali di corolle suoi famigli
e ad altri chiesi una ragione
ma ognuno mi rispose semplicemente
col suo proprio nome
cesare, gesu, hitler, napoleone
promessa e minaccia
in adulatoria ricerca di felicità
masse oranti eccessivi simboli
poggiati su vuoti piedistalli
o su tronfi triclini
in fetide latrine spirituali
adorano feticci
e io
ignorante come farfalla e tartaruga,
ora ho compreso che eterno sono anch'io
almeno per un po'