essendo il verbo amare
da me spesso
più degli altri verbi
coniugato,
accade che
il desiderio d'amare
mai m'abbandoni
e sempre mi sproni
alla ricerca
per placare
la feroce arsura.
Cerco l'amore,
lo cerco ancora
anche se per me
sotto altre spoglie
ora si mostra:
è il sorriso innocente
di un bambino
che dona forte palpito
al mio cuore
o le note di una musica
soave
a portarmi una ventata
di fortuna.
E se m'incanto
al mattino
a guardare un fiore
rorido di rugiada
che la sua corolla
aprendosi al bacio divino
del sole
più vivida appare
in delicate, cromatiche
sfumature,
ancora m'innamoro
e leggera,
in estasi, m'involo
a sfiorare
con un dito
il cielo