La qualità della nostra vita, stà andando a precipizio
non è un problema di soldi, è un problema
di perdita di senso di appartenenza, all'umanità.
Ploriferazione di macchine, di computer e telefonini
che illudendoci di mantenerci in contatto
ci lasciano senza parole, piano piano, lentamente
creano un distacco. Dentro di noi, tra me e te
tra noi e loro e tutto diventa caotico. E tutto
è sotto e fuori controllo, perchè poi
manipolare continuamente la madre terra
e di conseguenza sdoppiare o moltiplicare
la nostra identità, porta a perdersi.
E cresce poi la parte brutale, dentro di noi
che non affaticandoci manteniamo energia repressa
dentro il nostro organismo, e vuoi per una cosa
vuoi per un altra, si deteriore anche la nostra capacità
di controllo. Il risultato è un conflitto continuo
per accaparrarsi l'ultimo litro di acqua al supermercato.
È un occasione mancata, non tutto è perduto. Certo
dobbiamo tornare ad accarezzarci ed accarezzare, a parlarci
e parlare, abbracciarsi. Non tutto è perduto. Nonostante tutto.