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Portobello omaggio a Enzo Tortora

Olezza di rimpianto e ingiustizia,
di cellule che mi hanno tradito,
la cella che schiaffeggiato mi vide,
da un esistere ormai non più esistere.
Perchè tutto questo,
perchè, Silvia e Gaia,
diademi adorati
fioriti nel lago del mio amore
orgoglio del mio procedere
tra riflettori e giornalismo
che poi dovettero inchinarsi
al mio dovere di ritrovare la vita?
Tu, pappagallo simpatico e luminoso,
Portobello dei miei sorrisi e delle mie ironie,
star di quel mercato pazzerello,
di cui qualcuno mi volle padre;
benedico il tempo,
che mi donò a una televisione,
in cui polemiche unte di nefandezza,
sguaiate come latrati di cani inferociti,
restavano impotenti nell'ombra,
e il vero spettacolo respirava.
Ehi, Portobello,
parlerai un giorno,
come mille volte negasti
a mille fischi che intendevano sedurti?
Figlie mie,
ho chiesto a Dio che le vostre pene,
trafiggano i confini dell'insolenza,
che la vita riservò a quest'uomo per bene;
credete,
vi insegnai ad amare quel rispetto e legalità,
che mi voltarono le spalle,
in un attimo di impazzita realtà.
Ecco, vedete,
cosa resta di quel padre che vi adorò?
Solo unti, ipocriti,
velenosi ritagli di giornale,
che cercarono di disegnarne un criminale.
Ricorderete, quando così,
senza clamori nè rumore,
presi le ali e volai via,
morso dai fantasmi di fuoco del tumore;
Portobello, lo so,
un giorno o l'altro parlerai,
e saprai urlare a non finire,
che Enzo Tortora ero,
uomo per bene,
che il cancro di una cieca, deforme giustizia,
scelse di condannare a morire.

 

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6 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Anonimo il 13/07/2012 01:22
    Sono felice che qualcuno con dei versi scritti con sentimento e misura ricordi una trasmissione, ma sopratutto Enzo Tortora che di quel programma fu artefice, e che poi fu vittima (la prima vittima) di un sistema giudiziario inceppato e non funzionante, ancora oggi non riformato, e ancora oggi coi denti difeso da una casta (si, casta anche quella e potentissima) di magistrati "irresponsabili" (nonostante un referendum sulla responsabilità civile dei giudici con indifferenza clamorosamente disatteso), che hanno fatto del loro "ufficio" un potere, adoperato sempre più spesso, con leggerezza e senza umanità (come nel caso di Tortora, ma poi i casi si sono moltiplicati). Da quì l'impegno del presentatore, fino alla morte, nel partito radicale, nel tentativo vano della riforma della giustizia attraverso il "Giusto Processo" e l'impegno anche sul fronte delle carceri, la cui arretratezza lo aveva scandalizzato. Appropriata dunque, davvero, la parte finale della tua composizione: ".. uomo per bene, che il cancro di una cieca, deforme giustizia, scelse di condannare a morire." Complimenti e saluti. Ellebi
  • Anonimo il 12/07/2012 21:16
    Un giusto ricordare e omaggiare chi è stato vittima del pressappochismo e della collusione tutta italiana con la malavita organizzata. Come è giusto omaggiare un programma che si rivolgeva a tutti gli italiani, di ogni luogo e di ogni livello di istruzione, condotto con la maestria di un uomo giusto e pulito. Complimenti.
  • Grazia Denaro il 12/07/2012 18:20
    pURTROPPO LE SOLITE INCONGRUENZE iTALIANE, I LADRI, I MALFATTORI STANNO FUORI, E NE VEDIAMO DI VERAMENTE VERGOGNOSE SCENE CHE CI PRESENTA IL NOSTRO PARLAMENTO, MENTRE LA GENTE PERBENE VIENE TRATTATYA A PESCI IN FACCIA E CALUNNIATA. vERSI CHE ESPLICANO CHIARAMENTE COME L'INGIUSTIZIA TI PUò PORTARE A MORTE, VERSI CONDIVISI ED APPREZZATI!

6 commenti:

  • cristiano comelli il 13/07/2012 17:17
    Sulla casta dei magistrati, caro Ellebi, sfonda una porta aperta. In Italia siamo combattuti tra una riforma del sistema giudiziario che si voleva orientata, sappiamo bene da chi e per quali finalità, e il lasciare tutto come è. Il risultato disarmante è la lentezza dei processi, sono le condanne miti quando non le assoluzioni scandalose: emblematico il caso di quel magistrato rimasto impunito dopo avere violentato un minorenne nel bagno pubblico di un cinema. Sì, la politica sarò una casta ma la magistratura, a volte, lo è ancora di più e con effetti ancora peggiori. Caso Tortora docet. Cordialità.
  • Ellebi il 13/07/2012 01:35
    Commento anonimo di Ellebi. Ripetuti saluti
  • denny red. il 13/07/2012 00:04
    Bravo! Cristiano, Un bel pensiero giusto per il Bravissimo Enzo Tortora.

  • cristiano comelli il 12/07/2012 21:34
    Caro signor Giano, condivido tutto di quanto ha scritto dalla prima all'ultima virgola. Tortora sarà sicuramente felicissimo, dovunque si trovi, di questi affettuosi e pregevoli messaggi che gli state inviando. Cordialità.
  • cristiano comelli il 12/07/2012 21:06
    Ringrazio entrambe. Consideriamo anche il fatto che Portobello fu il precursore di programmi che poi sarebbero diventati famosi e che a lui sono debitori; uno per tutti, "chi l'ha visto". Che cosa è questa trasmissione se non una rivisitazione, magari adeguata ai mutati tempi, della rubrica dedicata al "Dove sei?" E che bella anche quella dedicata al cerco e offro. Tortora è un grande, lo sarà sempre, purtroppo la vita lo ha trattato molto male e lui, questo, certo non se lo meritava per nulla. Riposi in pace.
  • Anonimo il 12/07/2012 19:00
    bellissima dedica ad un gentiluomo... persona di cultura elegante nell'esprimersi... raffinato... non esistono ormai più !!! ho avuto il piacere di conoscere la Siglia.. credo silvia... bellissima persona... grazie cristiano per ciò che hai scritto... ogni tanto c'è bisogno di parlare di persone come questo grande personaggio della televisione... quella vera... cordialità

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