Rare volte, il tempo invecchia le cose,
o solo quando, quelle cose,
incapaci,
si ricordano diverse.
Passeggio spesso indietro
e cerco tra gli altri me
uno che mi somiglia,
un senso che mi appartiene
un vento che mi ha carezzato la faccia;
eppure non c'è momento
che non sono stato come sono,
non c'è spazio
che non mi ha tenuto come adesso,
non c'è altro me che non è stato
come me.
Il vento, solo quello,
ha mutato direzione,
ha trovato altre facce da carezzare
ma ancora mi disegna i contorni
e mi carezza il viso
spingendo la stessa aria
quella stessa se
sullo stesso me.