È fermo al terzo piano l'ascensore,
i grigi marmi dell'androne
non rinfrescano l'ambiente.
Rimbalzano dalle scale
rosari di vecchie pettegole. Povere donne,
riempiono ogni loro giornata
di stupide malignità.
Forse, data l'età, dimenticano
che presto moriranno.
Polveri velenose... ma a perir sono le loro vittime...
Sai queste pettegole quanto li detesto...
Pochi versi per fotografare nitidamente la realtà...
BUONA SERA AUGUSTO...
Credo che da oggi in poi quelle vecchiette pettegole si faranno dei rosari in ferro... per toccarli quando ti vedono passare. Sempre che non siano morte stanotte
Malinconia e Ironia mescolate... come spesso le tue... pravo!
I primi tre versi creano l'atmosfera, la parte centrale è il fulcro, la chiusa è una stoccata, tiè !