L'alba
è un corposo antipasto
stuzzicante
per il sistema nervoso simpatico
una digestione di luce occhieggiante la bellezza del Tuo viso risvegliato dal sapone ancora vellutato dalle bolle di evanescenti sogni
il giorno
apre
le sue azzurre porte estive accarezzando il respiro di ogni cosa in un musicale appetibile plesso di affinate reticolari immateriali concordanze
porta in serbo
il complesso moldavo plettro di ore volteggianti in mole d'avo nella cassa toracica di speranzose spiagge allungate sulla fine sabbia delle supreme armonie in materia d'ali
mandorla sfinge dialisi
d'un lauto pranzo festivo allestito dalla energetica aorta del mio cuore vibrante sul desco solare di una vita incisa di quesiti squisitamente siti sulle mensola dell'universale
romantica cena di dialoghi
di un sanguigno tramonto consumati sull'attico egizio del Tuo sontuoso viso dal sorridente logos di un greco profilo
conviviali
sovrabbondanze
di amache sospinte nel vento dei deserti
dal desiderio erotico di sapersi gioiosamente innalzati in felicità piramidali da dune d'anima e oasi di corpo
sui viali d'un ritorno
filante
a passo d'uomo
nel cielo nudo della notte
so di essere un Tuo Bene
ideato
in una indigestione di soverchianti capogiri di stelle danzanti