Il massacro è compiuto.
Non batte più
il cuore del padre.
Tra la folla c'è chi ancora uccide;
fresco il sangue divino,
Caldi ancora i pugnali.
L'Uomo Nuovo è in ginocchio:
ringrazia baciando la terra
e bevendo dal calice amaro.
Sicario della morte,
profeta della fine dei giorni,
ora alzi inni alla vita.
Un nuovo giorno è ormai giunto.
Tu vai, solitario e ramingo,
e canti,
su un tappeto di carni.
E Intanto assassini irredenti
stringono in mano una croce;
stilla l'ipocrita sangue
dal volto di Cristo Signore.
Ogni lume si è spento
in questo cimitero di stelle,
banchetto per cani affamati.
Annienta l'etereo inganno,
e strappa l'amore
da quei candidi corpi,
morti,
e mai vissuti;
assiso sul trono di un Sole morente,
bevi
l'empio e profano veleno.
il casto giorno è sepolto.
Risorgono i fiori di campo
accanto alla tomba del capro;
nel teatro dell'umana follia,
il Verbo si è fatto Morte,
e il peccato trasuda di vita.