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All'improvviso vedo il Tuo viso Amore
Quando
Ti guardo Amore mio
le finestre dei miei occhi
infelici
dell'ombra attanagliante della sera inerte dove su terra atterra atterrito il dolore in deriva di uomini gettati allo sbaraglio su bare nate per sbaglio dal raglio a sbadiglio di una bocca a forma di asino e lo stridio di gabbiani volanti su un ruglio assordante di mare di vita gridano a Dio non concependo di essere stati soltanto concepiti per essere un infrangersi di illusorie cime
imbarcando nelle loro innocenti carni onde di lacrimosa tempesta in una passato ed un futuro tutto soffocato da un presente assente dalla sua veritiera presenza
è troppo facile dirsi il morire è naturale e continuare a far finta di giocare con dadi di eternità con la beata sorella di Dante purgante commedia divina da un inferno risolto in chiave di paradiso
anche il pane bianco così buono ieri per mancanza di farine integrali si è indurito sul tavolo del tempo
all'improvviso
si aprono
sul celeste giardino del Tuo viso
in specchi di memoria spio lo smuoversi dei miei venti interni
e scrivo di Te
ritrovando
nel seno del mio cuore
il fiorir rubicondo
delle parole
bellezza
tenerezza
chiarezza
dolcezza
ebbrezza
carezza
espandendomi
nella Tua voce in vocali alate di consonante brezza
mi spoglio
di ogni amarezza e di ogni tristezza
lasciando
la mia immagine d'ideale identità
disperdersi
fra il nulla ed il tutto fra il me e il Te in quieta armonia
-anche se l'armonia mi ha sempre inquietato nasconde latenti lamentanze di stanze ancora ancorate a parziali particelle di sonno in stato di comatosa insonnia-
in un cielo colloidale d'argille colloquiali
mi congiungo alle Tue placide stelle nel giunco di sole spezzato nell'anima e nel corpo
dai miei rivoltosi venti anni
all'improvviso vedo il Tuo viso Amore aprirsi in un occulto sorridente libro nella luce di pagine impaginate da paggi e sfogliate dalle mani nuziali di un'estate senza fine
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l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera
Scusatemi è l'obbrobrio di un orbo privo di brio e di concisione ma per liberarmene e andare in un libero avanti dovevo pubblicarla...
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2 recensioni:
- Bellissima Vincenzo.. un puzzle di emozioni... come solo tu sai mettere insieme...
Bravissimo...
laura il 28/08/2012 16:39
poesia molto originale. Ho fatto fatica a comprenderla, ma il tuo modo di scrivere mi piace molto! un saluto
- Il povero orbo oltre a non avere il bene della vista, non ha neanche il bene della sintesi e mi sembra un tantino confuso, ma comunque pare abbastanza bravo con la penna ad assemblare un insieme di bla, bla, bla... piaciuta Vincenzo!
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