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Buona da morire

L'aspetto stasera Michaela.
No - non Michela, proprio Mi-cha-e-la. Con l'acca prima della "a" , con l'acca che quando pronunci il nome aspiri e se ne esce un suono soave, sensuale, quasi erotico.
Mai vista una Michaela di ottant'anni. Le Michaela rientrano tutte nella fascia 25-35, di solito sono molto carine, molto femmine, molto cool.
Non è stato semplice fissare un appuntamento con lei, sono mesi che la seguo, la controllo, la pedino su uno dei più famosi social network, mezzi di comunicazione che io detesto.


È proprio quello che scrive nella bacheca del social network che mi ha fulminato - sì - fulminato è il termine esatto.
Ho provato a "chiedere amicizia"e lei ha accettato. Evidentemente non mi rendo conto con quanta facilità si accettino amicizie via web, evidentemente il peso, l'importanza, il significato della parola "amicizia" si è sminuito e inflazionato nel tempo.
Guardo vari profili... 285, 387, 486, 1000 amici e più. Assurdo. Tutto questo ha dell'assurdo eppure è così che funziona.
Analizzo bene la sua presentazione, le sue preferenze e mi documento a dovere su attori, films, libri, musica preferita.
Punto sulla musica, è quella che più unisce le persone.
Non mi chiede moltissimo, mi domanda solo come ho fatto ad arrivare a lei. "Amici di amici di amici"- rispondo.
Questo le basta, è sufficiente per lei ed è stupefacente per me.
Beve come una birra il fatto che, nonostante la nostra differenza di età , condividiamo la passione per lo stesso artista musicale.
Ho giocato con tatto e con grazia, senza essere troppo insistente. Qualche messaggio, non troppo frequente, e le sue risposte, sempre così superficiali, frenetiche, al limite dell'isterismo telematico.
Ti avrò Michaela, ti avrò.
Sei così giovane e così superficialmente ingenua che nel "branco- amici" non capisci chi ti sta aggirando, chi sta usando la tua stessa arma: il pressappochismo, la faciloneria.
Ti avrò, non ho fretta.
Intanto ti osservo, da questo telescopio magico, quasi un caleidoscopio dove ruotano brandelli di vita contraffatta dalla solitudine.
Cambi icona ogni sera Michaela, sostituisci immagini, foto tue. Narcisismo? Problemi di identità? Insicurezza?
Mi chiedi perchè io non mostri la mia immagine, il mio volto. Mi limito a rispondere che non ho foto recenti: ti basta.
Ti accontenti di poco Michaela, non chiedi, non domandi, non ti interroghi, passi - lasci - consumi - scrivi e vai.
Se solo ti fermassi a riflettere su quelle poche righe sgrammaticate e lessicalmente scorrette che scrivi, non solo ne noteresti lo scempio, ma ti renderesti conto di quanto il tuo atteggiamento possa ferire chi, non come te, dà un peso alle parole, agli atteggiamenti, alla vita. O forse non te ne renderesti conto, perchè non sei in grado di farlo.
Faccio una fatica enorme a relazionarmi con te, a scendere al tuo livello. Mi annoia quello che dici, quello che fai. Non parli quasi mai di emozioni, parli di "fatti".

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6 commenti:

  • Tinelli Tiziano il 24/09/2012 08:06
    Si gusta l'amarezza, si annusa il dolore... si sente il rumore dei pensieri che si aggrovigliano ai sentimenti.
    questo è ciò che si dice "il talento".
  • stella luce il 28/06/2012 23:32
    Cavoli questo è davvero bello... mi piace un sacco... brava
  • Ely xx il 29/09/2011 23:07
    Grazie Angel, Marcello e Massimo. Grazie di avermi letto e commentato.
  • Angel Bruna il 29/09/2011 18:13
    mi è piaciuto molo. tema attuale e lettura scorrevole.
  • Marcello Insinna il 28/09/2011 14:57
    Mi piace. é scorrevole e intrigante. La storia si sviluppa pian piano coinvolgendo
  • Massimo Bianco il 28/09/2011 12:31
    Non c'è male. Una buona storia sugli odierni social network e i rischi che comportano. Certo in futuro sarà difficile scrivere qualcosa signifiacativo sul tema, perchè i racconti del genere cominciano a fioccare

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