I miei denti sono come i cerchi degli alberi, segnano l'età, ma la mia è accelerata, buttata, sprecata... I miei denti sono vecchi e fanno a pugni con l'anima, con l'età "che dovrei avere". Ho vent'anni e, se ci penso, vomito da quando sono nata.
Ci si fa l'abitudine sapete? il piatto, il gioco di forchette,, poco cibo mal masticato con tanta, tanta acqua e poi... Scusatemi, tra poco torno, e tutti, tutti poi fan finta di crederci: si, io sto bene!
Il bagno, il water... tu e lui, la sfida muta, la decisione;perchè, che ci crediate o no, ogni volta è un terremoto dell'anima, una accusa, un sentirsi malati di fronte ad un water e ad una solitudine da non condividere "mi punisco o mi assolvo?"
Io mi punisco "in solitario" anche ora che i vent'anni son passati, quando i miei figli non sono in casa, quando gli occhi rossi e gonfi non vengono visti, quando calcolo il tempo per indossare la maschera"dell'unico genitore", imperfetta, sola, malata, che cade e si rialza.