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Caro lettera 32

Caro Lettera32,
mi rivolgo a te, anonimo filisteo, e non certo a Bruno, perché sono i malati che hanno bisogno della cura e non certo i sani, gli esuberanti e i traboccanti come Corino.
Sono sei anni che scrivo per blogs, siti letterari vari e Forum culturali d'ogni sorta e sono sei anni che ti scandalizzo e ti provoco come un moscone pungola un cavallo sudato.
Ascolta bene: come ti ho detto tante volte, non la metto sul piano personale.
Non so chi sei, non so come vivi e sinceramente non me ne frega molto.
Qui stiamo parlando d'idee, di poesia, di tecniche letterarie e di comunicazione, di passione per l'immaginazione, di mitologia, insomma lascia correre come il solito, la lettera (32) e cerca di capire lo Spirito.
Quante volte ti sei attaccato ai cavilli per cacciarmi fuori dai tuoi cyberspazi, borghesuccio?
Quante volte mi hai attaccato, censurato, disturbato con i tuoi insulsi regolamenti ed esiliato?
Tu non sopporti che persone come me e Bruno siano loro stessi dei blog di se stessi (perdonami il giro di parole).
Non patisci la nostra autonomia psicofisica e spirituale, ti stanno troppo sul cazzo!
Non sopporti che noi siamo eccitati, appassionati, devoti alle nostre idee e per questo sempre pronti a metterle in discussione.
Oggi abbiamo molti, troppi addetti alla cultura che nelle idee vedono solo l'utile o l'amore per la propria persona o la Fama massmediatica.
Noi le idee le amiamo, le viviamo, le scopiamo.
Non capisci come possiamo essere pluralisti e democratici in politica e nel sociale e gerarchici e ultrameritocratici in arte.
Certo, nei tuoi siti ognuno è libero di scrivere quello che vuole ma non può evitare di condividere i suoi risultati.
E se questi danno gioia o tristezza, se sono vitali, susciteranno dibattito, energia creativa ed ermeneutica, una risposta umana.
Quando vedo qualcuno nei tuoi Forum che pensa solo ad arricchirsi con un'idea, che comincia a menarsela su come potrà aiutare la sua vita, che cosa potrà fare per il suo matrimonio o se può aiutarlo a rimorchiare, gli ricordo:
"Oh, tipo, questo modo di fare uccide l'idea, la poesia, lo Spirito!"
Ti sei mai chiesto perché si sono salvate l'Iliade e l'Odissea e non migliaia di altre opere del mondo greco omerico?
Ti sei mai chiesto perché nel medioevo, gli amanuensi hanno copiato fino allo sfinimento "Le metamorfosi" di Apuleio e di Ovidio e hanno tralasciato migliaia di altri componimenti consimili?
Perché l'essere umano è pervaso da una forza che si chiama talento e questa energia ha sempre avuto un unico tribunale nel corso dei tempi: i lettori.
Tutti i più grandi autori sono stati voraci e sensibili lettori.
I tuoi regolamenti, Lettera32, rispetto all'universale tribuna dei lettori sono solo polvere e cenere.

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l'autore Mauro Moscone ha riportato queste note sull'opera

L'opera è stata composta da Bruno Corino e Mauro il Moscone


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6 commenti:

  • Bruno Corino il 17/10/2011 09:07
    ... mai saturare il web con gli stessi argomenti o temi, variare, variare sempre: far perdere le proprie tracce, non farsi identificare come quello che ecc. ecc. alternare, dosare, calibrare, offrire stimoli diversi, cambiare genere, forma e stile... non annoiare mai, meditativo e divertente, allegro e malinconico... mai avere lo stesso tono e lo stesso stile, variare, variare, alternare...
  • Bruno Corino il 16/10/2011 18:15
    Questione di steeling, potremmo dire, Mosco: ma il web è confusione di stili...
    soltanto Lettera32 può credere di avere un unico steeling...
    chi opera nel web sperimenta ogni volta uno stile diverso e opposto a quello usato nell'opera precedente; se vogliamo: non ha uno stile, ma una molteplicità infinita di stili, uno diverso dall'altro..
  • Anonimo il 16/10/2011 17:33
    Concordo al cento per cento con Michele... c'è stato Beethoven( che a me piace) e poi sono venuti i Dire Straits (che a me piacciono) e poi i Credence Clearwater Revivals ( mi piaccioni pure quelli) e Paolo Conte. C'è il rock, il jazz, la musica classica, il country... c'è roba buona e spazzatura in tutti questi generi, di oggi e di ieri. ciaociao
  • Michele Rotunno il 16/10/2011 12:07
    Forma e stile. Due artisti diversi, a chi piace l'uno e a chi l'altro. Chi ama la poesia, chi il saggio, chi il romanzo articolato, chi la semplice storia semplicemente narrata. Ciò che conta è saper dire qualcosa, ovviamente sempre ammesso che si abbia qualcosa da dire.
    Ciao
  • Mauro Moscone il 16/10/2011 10:30
    Scusa, Michele, se mi spieghi che nesso c'è tra Picasso e Caravaggio e il nostro brano, mi adopero volentieri per risponderti.
    Al momento la connessione mi sfugge.
    Buna domenica
  • Michele Rotunno il 16/10/2011 10:15
    Cari sociautori, come mi sento vecchio, io che ho iniziato con la lettera 22 portatile (sì proprio quella con la valigetta di cartone!), la vs 32 è solo infantile, ahahaha!
    Comunque Mauro, una domanda devo fartela: secondo te qual'è la differenza artistica tra un Picasso e un Caravaggio?
    Ciao ragazzi.

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