Aveva un chioschetto, ereditato dal padre che l'aveva ricevuto da suo padre e poi ancora, in una piazzetta sporca ma molto frequentata; molto frequentata anche se sporca, molto frequentata e, anche per questo, sporca.
Il chioschetto vendeva scarpe usate, da molto tempo, dal tempo del padre e del padre del padre e poi ancora. Vendeva scarpe da molto tempo usate, visibilmente usate, sia da uomo che da donna, esponendole sul ripiano esterno, lì dove dava la sua finestrella. Vendeva poche scarpe da molto tempo, da quella finestrella.
Nel chiosco non entrava nessuno. Lì era pieno di scarpe antiche, quelle che nessuno aveva voluto. Da tanto tempo non venivano usate, che nessuno le avrebbe chiamate usate, ormai. E nemmeno potevano dirsi nuove, certamente. Non essendo né usate né nuove, ormai non potevano più dirsi scarpe nel vero senso della parola. Infatti non avevano più quella funzione. Per questo non erano esposte e si trovavano accumulate in una scaffalatura dentro ad un chioschetto angusto, frequentato solo dal figlio del padre e nipote del nonno eccetera.
Invece sul ripiano di esposizione, in pieno sole, c'erano un paio di paia di scarpe a destra, un paio di paia a sinistra, in mostra. La parte centrale, quella dell'affaccio, era rimasta libera a lungo.
Quel giorno 2X (X lui e X il giorno), X decise di sfruttare a fini commerciali anche il suo piccolo davanzale e ci mise un paio di banane acerbe. Passò un paio d'occhi e adocchiò un paio di scarpe, poi una banana.
Il cliente chiese di poter comprare una sola scarpa, pagando per il paio ovviamente, ma voleva la banana in omaggio. Ottenne quello che voleva. Provò la scarpa.
La scarpa calzava mica male la banana. Da quel momento si ebbe certezza che la banana non poteva essere più mangiata: chi si mette a sbucciare una banana che si trova in una scarpa? Sarebbe maturata, marcita, si sarebbe mummificata nella scarpa. Senza essere consumata. Senza che la sua buccia potesse imbattersi in una suola di scarpa calzata da piede umano.
Usate, usate per sempre: la scarpa per contenere una banana acerba e mummia, la banana acerba e mummia per dare una nuova funzione ad una scarpa vecchia.
Una cosa sola, per sempre.