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Il quadro
Quando scrissi il mio primo libro lo feci leggere da Adriana. Le piacque molto una scena. Ero davanti al quadro di Gesù ed a quello di Maria in solitudine e parlavo. Lei prese questa sofferenza per poesia. Mi rifugio anche oggi nel Signore e nella scrittura. Il mio medico vede nella mia vita delle ragioni obbiettive per essere depresso. La mancanza di un lavoro, il matrimonio che non ha retto, la situazione economica preoccupante, la solitudine sono fattori che incidono.
Eccomi qui a scrivere.
Ieri parlavo con Adriana al telefono: " Questo matrimonio è come un vestito vecchio che non voglio mettere più..."
Cosa rispondere? Ebbene sono prostrato nella polvere ma una parola della Bibbia mi risuona nella mente. È una parola di speranza che dice di cercare prima di tutto il regno di Dio e quindi tutto il resto vi sarà posto dinanzi.
Io credo fermamente che non c'è altro da cercare su questa terra e che senza questa speranza la vita di chiunque sarebbe un disastro. È una vera sconfitta la vita senza Dio; si nasce per perdere, si nasce per morire.
Non reggo molto davanti a quel quadro, il quadro di Gesù, ma andrò a mettermi là per cercarlo.
Vorrei trascorrere dei giorni là davanti ma il nervosismo mi prende e mi alzo. A volte mi stendo un po' sul letto.
È da folli credere?
No, perché da quando ho ricevuto la mia chiamata la mia vita si è raddrizzata. Io ho una speranza che mi alimenta e non mi fa sentire un fallito.
Dapprima la speranza era per questa vita ma ora è già per qualcos'altro, un di più.
Quindi tornerò davanti a questo quadro finché non avrò delle risposte. Ora vado...
È troppo forte l'agitazione, non riesco ad ordinare il pensiero. Vorrei fare tante cose ma non ne posso fare nessuna e mi ritrovo in questa casa solo fra caffè e sigarette.
Questa è la lotta che ho intrapreso. Ho pensato di scrivere per scaricare la tensione. Adesso proverò a dare una scopata a terra nelle cucina poi ritenterò: mi rimetterò là davanti a cercarlo.
La mente vuole andare da un'altra parte e cerca dove.
La mente è altrove ed io mi siedo davanti a quel quadro aspettando un equilibrio, attendendo una certezza, ma io non ci sono. Sto dissipando il mio tempo qui in casa e passerà così un'altra giornata senza risposte nel vuoto ormai familiare.
Ho pensato al digiuno per avere una certa elevazione spirituale ma hanno suonato alla mia porta offrendomi pasta e patate.
Scorre il giorno, si trascina tra una sigaretta e l'altra.
Un po' sul letto per calmare i nervi, un po' nel soggiorno per provare ad entrare in preghiera. Ma niente... dico niente... non v'è altro che la diagnosi provvisoria di un medico della ASL, le medicine, qualche telefonata ed il silenzio.
" Tu vivi interrato! ", così mi è stato detto.
" Starai meglio di me, ma tu vivi dissipando il tempo e conformandoti ad un mondo che non va...", così rispondo io in questo luogo.
Quanto è difficile fermarsi e cercare Dio. Oggi proprio non riesco.
Trovarlo e ricominciare i modo corretto.
Abbandonare le improvvisazioni e fondare tutto su di una base solida.
Andrò avanti e indietro in questa camera chissà riesca a calmarmi. Chissà abbia la forza di cercare un dialogo con lui.
Vado là davanti con i miei pensieri e dopo cinque minuti mi alzo. Frequentemente mi ritorna il passato in mente. Ero completamente perso a causa della droga. Mi ricordo questi ruderi di case dove si fumava il crack : che pena! Oggi se sono uscito...
Meglio la casa che la strada: vivrò qualche anno in più!
E vado avanti e indietro in questo soggiorno aspettando l'ispirazione.
Vi sarà messo dinanzi ciò di cui avrete bisogno!
Il desiderio di tornare ai giochi di società è forte ma ne sono impedito dalla mia condizione. Due chiacchiere, una ragazza, progetti vani arrivano spesso nella mia giornata. Un po' di teatro.
La dura realtà mi fa venire il mal di testa. Nonostante il tracollo riesco ad arrivare a fine mese.
Oggi non c'è niente da fare sono altrove con la mente, quello che posso fare è restare qua in casa fisicamente.
Ross2222@libero. it
Ancora indirizzi elettronici. Qui c'è un portatile collegato ed io scambio due chiacchiere. Mi sto facendo delle amicizie. Come farò ad iniziare una relazione seria questo non lo so.
È ora di rientrare in me e provare la preghiera.
Stamattina non c'è niente da fare nessuno vuole parlare con me.
Devo buttare giù due righe: ho trovato qualcuno con cui parlare. Alessandra dice di essere ponderata; accetta la mia amicizia ma per adesso via mail e sul sito in chat.
Ho perso il senso dell'orientamento.
Signore aiutami, fa' che non mi perda.
Signore in te confido.
Incomincia a piovere,
l'estate se ne va
ed io perso nel non so che,
qui solo.
Il quadro è sempre là,
ma io non ho un senso alla mia vita,
se non quello del trascorrere dei giorni.
Si ode il tuono,
rinfresca l'aria,
c'è sollievo.
Ho conosciuto in internet un paio di ragazze ma come farò ad andare avanti?
Io, misero, senza forza, come farò?
Ho scritto delle mail, alcune hanno risposto e già sono proiettato in un altro mondo.
Trascorre il tempo, sfugge ed allo stesso tempo non passa.
Trascorre nella quiete esterna ma nell'inquietudine interna.
Trascorre: ma che spreco!
Vorrei vivere...
Un posto dove stare l'ho conquistato dopo dure battaglie, arrivo a mala pena a fine mese, ma, arrivo; sono solo...
Ed il tempo trascorre...
Questi siti per persone sole che saranno? Giorno dopo giorno mi sto abituando: cosa ne verrà fuori? Cristina, Eva, Alessandra.
Mi avvicino al quadro del Maestro cercando la pace: " Maestro! "
È piacevole questo clima che precede l'autunno, non c'è più l'esasperazione del calore.
Oggi non ho trovato gran che in internet e riverso qui le mie parole. Parole non dette, parole vuote, parole calme, parole angosciose, parole d'amicizia: eccole tutte qua.
Forse un giorno questo scritto sarà letto come l'emblema di una generazione.
Il silenzio della casa permette ai rumori esterni di entrare, qualche auto, qualche motorino. A volte si sente il barista che accomoda fuori le sedie. Tutto qui. La mia vita è tutta qui.
Ben altro io desidero ma non so che!
E ricordo la potenza del Maestro che mi trasse fuori dalla fossa della distruzione e mi riempì d'amore. Torna!
Io andavo errando e t'incontrai, oggi hai un nome Gesù.
Torna Maestro, torna! Che son in un'altra fossa!
Avrò abbastanza pazienza? Vieni Signore, vieni!
Lode a colui che salva!
Cerco nell'uomo ciò che solo tu puoi dare e sono diventato fragile.
La risposta di ogni uomo è l'imposizione di se stesso. L'amore è dono.
Vieni Maestro, vieni! Consolami.
Vieni Maestro, vieni! E sia la pace.
Vieni Maestro!
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