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Notturno di luna (parte I)

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C'era una luna enorme, mostruosa nella limpidezza, che illuminava ogni cosa con una luce talmente spettrale da far preferire il buio.
La città alle quattro del mattino è un posto strano, circola pochissima gente, è troppo presto per andare a lavorare ed è troppo tardi per i nottambuli da bar, ormai tutti chiusi da ore; le telecamere di Luca sono puntate su vari punti del centro della città, ce ne sono otto e le inquadrature le manda in onda una televisione locale, il programma si chiama telecamere sulla città e va in onda tutte le notti dall'una circa fino alle cinque del mattino.
Le immagini passano da una all'altra telecamera soffermandosi pochi istanti tra un'inquadratura e l'altra della città addormentata, si vedono poche auto che corrono sul nastro nero dell'asfalto e scarsissimi pedoni che transitano in fretta verso la loro ignota destinazione.
Luca segue lo scorrere ipnotico delle immagini con scarsissimo interesse, è dall'una che sorveglia le immagini, ha visto il traffico della tarda sera scemare fin diventare quasi nullo e, per esperienza, sa che un nuovo aumento dell'attività ci sarà verso le cinque, poi man mano crescerà di minuto in minuto fino all'ingorgo delle sette, ma alle quattro non c'è nessuno, la città sembra fuoriuscita da un film sugli effetti di una bomba atomica, sotto la luce di quella luna mette i brividi.
Questo lavoro a Luca non piace, ha accettato la proposta per finire di pagarsi gli studi e perché essendo in notturna gli permette di frequentare l'università e contemporaneamente di farsi un'esperienza in un network locale e conoscere gente che in futuro poteva essergli utile per gli sviluppi della sua carriera; invece si passava le notti da solo, a guardare la città addormentata senza niente da fare, certo, rimaneva il compenso, però lui sperava di imparare qualcosa...
L'atmosfera della stanza è tranquilla, Luca è seduto su una comoda poltroncina con lo schienale imbottito ed i piedi sulla scrivania, di fronte di fronte ha gli schermi su cui scorrono, lente, le immagini provenienti dalle telecamere; fatica a tenere gli occhi aperti, ma sa bene che non deve assolutamente assopirsi, lui è li perché le immagini vengono filtrate per evitare che vadano inonda incidenti stradali, scippi o risse, fenomeni che, per quanto piuttosto rari si sono già verificati; in tali casi il suo compito è di tagliare dalla messa in onda quelle immagini escludendo la telecamera e farne due copie, una per la polizia ed una per il notiziario del mattino. Non è difficile, ma occorre prestare attenzione agli schermi senza distrarsi, un puntino luminoso indica qual è in quel momento che sta andando in onda ed un semplice pulsante numerato sulla consolle permette la sua esclusione, quindi se Luca vede che la camera N° due sta inquadrando qualcosa che non deve essere messo in onda ha circa dieci secondi per premere il tasto due, in quel modo esclude la camera ed avvia la registrazione.
Gli schermi che deve controllare sono nove, uno per ognuna delle telecamere ed uno per vedere cosa sta andando in onda in quel momento, l'attenzione di Luca, però è concentrata sugli otto delle telecamere poiché se qualcosa sta andando in onda ormai è troppo tardi per fermarlo. Detto così può sembrare difficile, ma con il tempo Luca ha imparato a seguire una visione d'insieme che gli permette di tenere sotto controllo tutti gli schermi senza, realmente, guardarne nemmeno uno; visto lo scarso traffico sia di pedoni sia di veicoli l'occhio è immediatamente catturato dal primo movimento e quindi, se succede qualcosa, se ne accorge subito.

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