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Risposta a Cesca 2

Cara, piccola pulceCesca,
ti rispondo, e lo farò in modo analitico, perché tu, con la tua naturalezza, la tua soffusa tristezza, la tua timidezza che talvolta si trasforma in sfrontatezza, sei quasi la controparte della mia gioventù.

Dire che abbiamo percorsi di dolore simili? Beh, quasi; io il padre l’ho perso che non avevo ancora 7 anni, e non fu una cosa improvvisa, anzi, fu preceduta da due anni di ospedali e ambulanze e…interventi chirurgici…. e disperazione su disillusione!

Io non sono, come te, figlio unico, ho avuto il conforto del calore di una folta famiglia.
Ho come te, sempre che sia vero che ti sono stato utile, avuto il conforto di una insegnante, una Suora, pensa un po’, il PDL “re” degli anarchici e “apostolo” dell’ateismo (notare i giochi di parole, puoi chiamarli ossimeri se vuoi), cresciuto ed educato dalle Suore di un Istituto molto privato e molto rigoroso, perfino!

Io come te, ho riversato nello studio, nella lettura prima, e nella scrittura poi; le mie frustrazioni, i miei dolori, i miei bisogni esistenziali!

Io come te, ho cercato, e trovato, nella poesia, il senso della vita. Le poesie che ti ho stimolato a scrivere, così, quasi come fosse un gioco da fare con gli amici in classe, le ho conservate tutte, le ho qui con me, sul tavolo, in cucina, mentre ti sto scrivendo!

Conosco perfettamente Papa Karol, come lo chiami tu, sappi, che l’essere ateo (cioè senza la fissa di dover credere in qualcuno di Supremo) non significa essere cieco e sordo e deficiente! Voglio dire che io riconosco le persone Buone ed Utili all’umanità e non le rinnego solo perché “religiose” mi interessa quel che “fanno” non quel che “credono”, quindi ho stimato e amato, perfino, persone del tipo di Giovanni XXIII, Karol Wojtyla, Madre Teresa di Calcutta, che ho aggiunto a persone meravigliose tipo Lady Diana Spencer e il Mahatma Gandhi, a proposito mahatma significa “grande anima” ed è un appellativo laico, giusto per citare i più …”sconosciuti!”

Cos’è sta storia che solo io uso i fazzolettini profumati al limone? Non è che me li vado a cercare, ma sono quelli più economici che vende la Coop, quindi?

Il verde, credevo fosse evidente, è per antonomasia il colore della speranza no?
La speranza che il tuo futuro fosse migliore!
Il bianco, è ancora più evidente, è il colore dell’innocenza o no?

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0 recensioni:

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13 commenti:

  • Anonimo il 14/05/2008 20:26
    aaaaaa... ecco cosa accomuna i personaggi... sono anime affini perchè hanno provato dolori simili!
  • luigi deluca il 28/09/2007 22:05
    Siamo ai prodromi di una storia che correrà negli anni, e sarà sempre più sentimentalmente intrigante!
    grazie per l'accoglienza, gigi
  • Maria Lupo il 27/09/2007 15:51
    Ben riusciti anche questi,è proprio un' idea felice.
  • Anonimo il 17/05/2007 15:05
    Mi piace come racconti le cose, le parole ke scegli e i discorsi, chiari e che vanno dritti al segno!!! Come alcune canzoni dei GUNS N' ROSES!!!
  • luigi deluca il 09/01/2007 21:10
    Sto per inviare atri due "momenti" di questa storia, e credetemi, sono altri due momenti sofferti.
    gigi
  • luigi deluca il 07/01/2007 21:32
    Chi mi vede "complicato" chi, "timido" e chi "arrabbiato"
    Vuol dire che cercate di capirmi, che cercate di conoscermi attraverso i miei scritti, GRAZIE è il più bel regalo che potevate farmi,
    la storia continua...
    gigi
  • ketty Giannelli il 07/01/2007 20:49
    Svaglio o in questo scritto sei arrabbiato? Perchè? Leggo un po' di asprezza nelle tue parole e non riesco a capire il perchè.
  • luigi deluca il 07/01/2007 13:57
    Cara Cinzia, è esattamente questo ciò che cerco, giudizi sinceri ed intellettualmente onesti, GRAZIE, cercherò di scrivere in modo più semplice,
    con simpatia
    gigi
  • Cinzia Coratelli il 07/01/2007 11:53
    Probabilmente non ti piacerà quello che sto per scrivere!
    La scelta di un linguaggio semplice la condivido, perchè i grandi paroloni spesso portano a una sorta di razzismo intellettuale, invece se si ha voglia di comunicare in modo ampio c'è bisogno di semplicità.
    In questa che è più una lettera di ringraziamenti e "chiarimenti" non riesci del tutto a lasciarti andare e a trasmettere bene le tue emozioni, come direbbero a scuola ti devi applicare di più
    Però io non sono una scrittrice quindi il mio parere lascia il tempo che trova!

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