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Il blog

Si erano conosciuti su internet. Il blog era diventato una specie di droga per lui. Su quella specie di diario virtuale aveva annotato ogni minuto trascorso dal momento della sua separazione. Aveva pianto, aveva ironizzato, aveva imprecato e maledetto. Nella vita reale, per parenti e amici, semplici conoscenti o colleghi, egli appariva come sempre era stato, leggermente introverso e musone. Forse precocemente segnato dalla fine del suo matrimonio ma nulla di più eclatante. Solo davanti al monitor si scatenava, nel giro di pochi giorni il numero dei suoi contatti era aumentato notevolmente. Donne. Quasi tutte erano donne che consolavano, consigliavano, coccolavano. La sera, quando tornava dal lavoro, la sua prima preoccupazione era quella di vedere qua! nti "contatti" aveva avuto quel giorno. Il numero doveva essere sempre a due cifre altrimenti... Sino a quando non apparve lei. Non la notò subito, Ondazzurra era soltanto un nickname che si aggiungeva agli altri. - Ciao, ti leggo da diversi giorni e voglio solo chiederti una cosa. Come fai a sopportare il coro di queste oche che godono nel vedere un uomo allo sbando? Tu hai bisogno di una scossa, di un profumo nuovo, finiscila di commiserarti e vieni a conoscere una donna vera... vieni ad annusarmi e non te ne pentirai. - Il commento era inserito nel mezzo di altri due chilometrici, la parola "Annusarmi" glielo fece rileggere con più calma. Dopo pochi istanti si trovava sul blog di Ondazzurra.
Rimase incollato al monitor per tutta la notte. Ondazzurra scriveva racconti, e lo faceva in maniera divina. Uno, in particolare, catturò la sua attenzione. Parlava di una donna che, seppur non avendo mai conosciuto l'amore vero, si dilett! ava a leggere in pubblico romanzi che d'amore trattavano. E lo faceva con un'intensità, un trasporto talmente elevato che chiunque l'ascoltasse ne rimaneva affascinato. Un uomo, in particolare, rimase talmente soggiogato dalla sua voce profonda e ben modulata, dalla perfetta dizione e perché no, dall'avvenenza della lettrice che volle conoscerla a tutti i costi. Costui era uno dei più grandi poeti dell'epoca, il romanzo infatti, si dipanava nei salotti dell'ottocento.
Era ormai l'alba quando cliccò sull'icona dei messaggi personali. - Cara Ondazzurra, devo dire senza mezzi termini che il tuo commento mi ha colpito molto, perché non sentirci a voce? Conscio di non ricevere risposta t'invio il mio numero di cellulare... senza impegno alcuno... ciao. - Inviò il messaggio e spense il computer. All'apertura dell'ufficio mancavano ormai un paio d'ore, afferrò il cellulare e inviò un sms al suo capo, quel giorno sarebbe rim! asto a letto.
La musica assordante della suoneria lo fece sobbalzare sul letto. Dimenticava sempre di mettere la modalità silenziosa. Abbassò subito il volume e guardò il numero che campeggiava al centro del display, non era quello del suo capo. - Pronto? - Gli uscì una specie di rantolo, aveva dormito poco e male, la testa un alveare impazzito. - Ciao Cobra48... come vedi la risposta è arrivata... allora? Che mi dici? - Rimase per un attimo interdetto. Capì immediatamente chi fosse. La voce gli piacque da subito. Lei viveva a Milano, l'aveva letto nel suo profilo, ma definire l'accento, in quel momento, gli risultò difficoltoso. Sembrava un miscuglio di più regioni, come se la donna non avesse fatto altro che viaggiare assorbendo le cadenze di ognuna di esse. - Ciao Ondazzurra... non mi aspettavo una tua chiamata... non così presto almeno. - La sua voce stava ridiventando quasi normale, si mise a sedere sul letto. - Senti, lasciamo perdere questi stupidi nomignoli da chat, io sono Paola, presumo che anche tu sul 730 non ti firmi come Cobra48. - Disse lei. Ci mise un momento a capire la battuta, poi rise divertito. - In effetti il mio commercialista avrebbe da ridire. Ok Paola, io sono Roberto e... - ci pensò solo un attimo poi continuò. - ... e sono veramente curioso di conoscerti, sarei anche capace di venire a Milano domenica, non ho alcun impegno. -

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5 commenti:

  • Ernesto il 25/01/2012 21:03
    grazie Mara
  • Anonimo il 25/01/2012 20:43
    No... Non c'è più il commento che ti avevo fatto sulla killer supersexy Uffa, non importa! Si rilegge, comunque, volentieri
  • Ernesto il 23/01/2012 21:44
    Grazie a entrambi
  • gina il 23/01/2012 21:12
    Il racconto trascina nella lettura, anche se mentre andavo avanti pensavo: ma quale scema inviterebbe un uomo a casa senza conoscerlo??
    Quindi il doppio finale è azzeccatissimo!
  • Anonimo il 23/01/2012 19:44
    Beh, l'ho riletto volentieri. A mio avviso hai fatto bene a pubblicarlo unito, in un unico blocco.
    Sui vari siti si insiste sul taglio web, breve, due paginette... ma se la storia risulta spezzata c'è la possibilità che uno si dimentichi pure... vabbè, bravo, la scelta del trans vale tnto quanto poteva valere un'altra. la cosa importante è che sai narrare e quindi mi aspetto altre storie valide... ciaociao

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