Nei piccoli paesi tutti sentono le campane della chiesa. E tutti si chiedono per chi suona la campana quando questa suona da morto. Così quando ho sentito i lenti rintocchi - questo pomerigio di calura e afa crescente di inizio luglio - mi sono posto la domanda temendo di avere già la risposta.
È morto un vecchio amico e coetaneo che da tempo stava lottando con il "terribile" male. Ne ero quasi certo perchè l'ultima volta che ci avevo parlato mi aveva detto che le cose non andavano troppo bene, il male non era stato fermato. Era buio, ma guardandolo e dicendogli che non aveva un brutto aspetto, vedevo che era vero esattamente il contrario. Mi disse, in quell'occasione, del prossimo matrimonio di sua figlia, a settembre: ma a settembre lui ci sarebbe stato?
Le campane non avevano ancora concluso il loro dolente messaggio ed abitando, questo mio vecchio amico, a pochi passi da casa mia, mi sono affacciato a una finestra per spiare nella sua abitazione dei segni che confermassero i miei sospetti: ma tutto quel che vidi pareva rientrare nella norma di una giornata qualsiasi.
Mi ero dunque sbagliato, la campana aveva suonato per qualcun altro.
Quella sera ho incrociato per caso il mio amico sotto casa sua. Camminava lentamente fiancheggiato dalle figlie che mi è sembrato un poco lo sorreggessero. Ho sentito il loro saluto non il suo. Guardava fisso davanti a se e non so se mi abbia visto.
Del resto credo fosse ormai in quella condizione nella quale si vedono e si ascoltano cose che non riguardavano più il nostro mondo.