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Radici

Il cavaliere si fermò un attimo, si guardò intorno, vide la sua anima tornare libera.
Era l'anno 1236...
Le vite si mescolavano rincorrendosi nel tempo... le storie iniziavano puntualmente dalla fine. La fine era sempre la rinascita di una nuova vita.
Jimmy scese da cavallo e avvolto da una spirale di nebbia, si ritrovò in un'altra vita.
Il destino non era poi così cieco, come la maggior parte degli uomini pensava.
Le storie erano un intreccio di pensieri dispersi nel tempo arcaico della memoria.
Jimmy stava attraversando questo tempo costruendo tassello dopo tassello nuove vite, che si fondevano in un'anima sola.
Era alla ricerca della sua prima vita...

Quante volte, aveva chiesto a se stesso: chissà che viso avessero avuto i suoi avi; e chissà com'era stata la loro vita terrena... quante domande, senza mai una risposta.
Voleva scoprire a tutti i costi le sue radici.
Voleva conoscere, tutto quello che il passato gli aveva occultato.
L'unico avo che egli ricordava: era suo nonno materno.
Di lui, aveva tuttora un dolcissimo ricordo, che custodiva gelosamente nel suo cuore.
Lo rivedeva come fosse ora, seduto su una sedia di paglia col cappello in testa
e l'inseparabile pipa, che egli gli accendeva con una lente catturando i raggi solari.
Allora, era un ragazzino solitario, amava stare solo e non sopportava la compagnia dei suoi coetanei.
Aveva un'indole solitaria che lo teneva lontano da tutto e da tutti.
Stava bene solo con se stesso. Si sentiva come un albero senza radici.
Era, alla loro ricerca...
Fuori il vento ululava come un lupo affamato.
La luna spargeva i suoi raggi illuminando il sentiero che conduceva a esso.
Egli si fermò un attimo, tirò fuori dal pacchetto stropicciato una sigaretta, la portò alla bocca, strofinò il fiammifero su una roccia proteggendo la fiamma con la mano per non farla spegnere, e la accese.
Intanto, mentre osservava incantato la luna: con la bocca boccheggiavano nel cielo anelli di fumo che serpeggiavano leggeri nell'aria della sera.
Il cuore gli tremava nel rivedere identico il luogo della sua fanciullezza che lui aveva amato tanto.
I ricordi, come per magia, si erano fermati lì, ad aspettarlo.
E, lui era felice, di essere tornato a riprenderseli.
"Benedetto il buon Dio!" disse fra sé e sé.
"Quanta strada ho dovuto percorrere prima che io potessi ritornare in questo luogo stupendo".

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