Nessuno avrebbe scommesso su di noi. Chi avrebbe detto che ci saremmo innamorati? Tutto e tutti erano contro di noi ma noi sapemmo accettare la sfida e trovammo il coraggio di unire il diviso e il divisibile.
Nessuno avrebbe detto che cuori come i nostri avrebbero trovato la forza di penetrarsi al punto di fondersi, di sottoporsi a pressioni talmente grandi da far nascere un diamante dove prima c'erano solo carbone e vita.
Nessuno di noi avrebbe detto che ci saremmo scontrati per incontrarci, che ci saremmo lasciati per ritrovarci uniti eppure anche noi fummo in grado di trasformare l'alchimia delle parole in fatti sostanziosi e sostanziali che solo il tempo seppe dividere con forze che non hanno, però, saputo separare i nostri cristalli nonostante ora sia solo la lontananza ad avvicinarci.
Fummo noi forze di un cosmo impossibile da descrivere, da chiudere in formule o etichette con prestampate scadenze e ingredienti.
Fummo noi ciò che siamo tuttora, forze capaci di piccole e grandi cose, istanti capaci di creare eternità, attimi con la forza di concepire e gravidare l'infinito per renderlo madre e padre di tutto l'amore che troppi pensieri e troppe parole hanno cercato di dargli confini che non può nè potrà mai avere.
Fummo noi ciò che sarà, ciò che è sempre stato, anche quando solo noi sapemmo riconoscere il segno dell'ineluttabilità del presente in un presentimento che lasciò profonde radici in ciò che è divenuto col senno di poi.
Fummo noi ciò che tutti invidiarono e invidiano perchè vedono col cuore ciò che sentono con gli occhi.
Fummo, siamo e saremo sempre labbra unite in un bacio, mani capaci di accarezzare il tempo.
Fummo, siamo e saremo sempre bocche pronte a spalancarsi in sorrisi o pronte a chiudersi come porte di un caveau contenente le ricchezze che ogni cuore investe in beni non solo e non sempre, anzi mai, materiali.
Fummo, siamo e saremo spiriti liberi e liberati, evasioni e evasori della realtà.
Fummo, siamo e saremo sempre noi a chiedere e a rispondere mentre il mondo ci domanda e cerca risposte alla nostra identità che non nascondemmo mai dentro armadi come scheletri.
Fummo e siamo, il saremo lo abbiamo lasciato non coniugato perchè è sempre presente ciò che ci unì e ci unisce in una lotta che conosce già la pace.