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La Sinfonia della Merda
Atto Primo
Un giorno mi chiusi in bagno come di solito soleo, di abitudine e costume. L'esigenza primaria stavolta non era ne lavarmi le mani, oppure l'apparato gengivistico anziché no bensì defecare.
E non era colpa mia e di ciò che ieri avevo ingerito come corpo solido nel nome di alimento,
la sera prima. La mia voglia; il mio gesto era soprattutto un atto di protesta, vera, cruda, potente,
contro il malcostume, contro le ingiustizie, contro ciò che andava contro i miei interessi e quelli del popolo, io defecavo.
Avevo si, mangiato fagioli con le cotiche; ribollita e salsiccia in salmì; ma non ero un gran che appesantito;come del resto i giorni antecedenti. Ma quella mattina, non so come mai, vuoi per la brezza mattutina più gelida; vuoi per il mancato canto del gallo che, la sera prima era deceduto senza un motivo preciso; ciò che uscì dal mio canale rettale, non cadde giù diretto per il water sino all'acqua; ma si piazzò, li inerme tra il bordo dell'acqua ed il canale porcellanato.
Mi voltai come sempre per pulirmi e tirare lo sciacquone; per espellere come urgeva di solito agli scarichi, e poi alle fogne, e poi chissà dove quel trancio,
quel pezzo, quando lo vidi e.. mi innamorai della merda. Successe! Come un colpo di fulmine! Preciso! Lineare! Lancinante al cuore! Mi tolse il respiro! Guardai meglio; sorpreso che tale sentimento avesse fatto confluire il mio sangue più velocemente nelle mie arterie.
Mi ero innamorato di uno stronzo! Ma non era uno stronzo qualunque; in effetti era pure carino.
Era li immobile, turgido! Un solo pezzo! Non era frammentato insomma! Di solito si caca a tronconi, a pallini, sciacquoso, a spruzzo e pezzi; ma lui no! Era unico! Se posso commentare con un linguaggio consono: un gran bel pezzo di merda.
Atto secondo
E poi ciò che mi affascinava, era quel suo odore fresco, aromatico; non gradevole, ma cangiante.
Era pur sempre un odore di merda ovvio! Poi, sembrò muoversi. O no! Mi dissi! Scivola! Va nell'acqua! Poi quando tiro lo sciacquone, lo perdo! Mi si confluisce chissà dove e muore! Si sfalda poverino! Lo osservai, chinandomi più vicino. Il suo odore mi inebriava! Poi successe!
Forse anche lui, un movimento; qualcosa di rapido: Mi guardò! Quei suoi occhietti di merda teneri provavano paura ed io lo percepì; l'affanno per non sprofondare; l'agonia della morte che lentamente ed inesorabile si avvicinava. Non potevo permetterlo! Uccidere quella merda era un grave reato! La mia mano tremolante si avvicinò al bottone dello scarico ma, l'indecisione prese il sopravvento; mi guardai attorno; in cerca di qualcosa, non so; non poteva finire così.
Le vidi! La mia salvezza era il quel bagno! Due pinzette per i peli! Le presi! Erano abbastanza grandi! Si! Potevo farcela! Dovevo salvare quella vita, una vita di merda. Con tutte e due le mani e con le due pinzette; stando molto attento, dolcemente afferrai l'estremità della merda.
Lentamente la sollevai; dolce tenera, piccola merda! Frutto del mio corpo; frutto di me! Frutto del buio! La sollevai ancora di più; con fatica. Era pesa, dura! Meglio; la sua solidità la salvò dalla mia presa. Poi la poggiai sul pavimento dolcemente. Era salva ed io ero felice. Teneramente la osservai; lì posta su quel parquet; si, era una merda; ma aveva un non so che ; quel fascino, quella particolarità, che le merde precedenti non avevano! Era unica! Un po' opaca in dei punti,
raffinata in altri, aveva ai suoi apici, un colorito più chiaro e nel mezzo quel bel colore marrone tipico delle merde. Era proprio bellina! Piansi! Poi pensai: Non potevo lasciarla lì! E se poi qualcuno l'avesse calpestata? Dovevo agire! Innanzitutto dovevo toglierla dal pavimento e metterla in un luogo sicuro; dove nessuno mai le avrebbe fatto del male. Mi venne un idea;
In cucina presi della carta stagnola e dolcemente la posai sotto di lei, dolcemente. La avvolsi come si avvolge nella tiepida coperta un bambino e la tirai su. Lasciai aperto un cantuccio; solo per controllare come stesse; se avesse avuto problemi di disgregazione, me ne sarei accorto subito.
Niente! Sembrava solida! Me ne compiacqui! Ci tenevo a quel pezzo di merda e non avrei permesso a niente ed a nessuno di farle del male a costo della mia vita.
Atto terzo
Era tardi e dovevo andare a lavoro. Me ne resi conto! Mi vestii di corsa; per fortuna per tutto il giorno a casa non c'era nessuno! Presi la merda, ma non la misi nella tasca della giacca;
la tenni sul palmo della mano. La carta stagnola mi proteggeva dallo sporcarmi; ma pensandoci bene non mi faceva poi così schifo; anzi provavo per lei una certa attrazione. Mi ero veramente innamorato di quella merda! Un amore vero! Quello stronzo; così delicato; era lì; giaceva inerme nella mia mano, ma senza disturbare; così gentile pareva! Mai invadente! Mai!
Presi la macchina! Dovevo guidare! Così posai la mia dolce merdina sul cruscotto;
poi, mi parve un po' denigrarla in quella posizione così scomoda; come un normale oggetto che si posa a casaccio dove capita. La misi sul sedile anteriore accanto a me e le agganciai la cintura.
Prima di tutto la sicurezza mi dissi! Il tragitto fu breve; arrivammo sani e salvi! Salì le scale; fu un percorso difficile; borsa a tracolla, merda in una mano, chiavi dell'ufficio nell'altra.
Entrai comunque e, dato che oggi non c'era nessuno, posai la carta stagnola con la merda dentro sulla scrivania ed accesi il computer. Poi le dissi: Guarda amore... qui lavoro io!
Si! Chiamami senza volerlo, quella insolita merda... così.. Sinceramente così... Amore.
Il lavoro era poco oggi; così mi misi ad illustrare i programmi del computer alla mia merdina.
La mail, i programmi di grafica, i programma di contabilità, un po' tutto; come se volessi farle apprendere il mio lavoro; renderla partecipe.
Conscio che anche un pezzo di merda può imparare; proseguii l'insegnamento per oltre un ora.
Poi decisi di uscire ; tanto non ero concentrato! Chiusi l'ufficio e scesi le scale. Lavorare era inutile; avevo voglia di condividere con la mia merda, una passeggiata, un gelato, una chiacchierata.
Notai però con dispiacere che ero solo io a parlare; lei era lì, inerme; mi ascoltava lo so! Ed anche con attenzione ma, non mi rispondeva mai. Che merda timida che era! Ero tentato... aprii di più la carta stagnola e le feci una carezza. Rimasugli di merda ancora fresca mi si appiccicarono sulla pelle ed un po' sotto le unghie. Mi dispiacque! Non per lo schifo s'intende! Ma è come se avessi strappato da lei la sua pelle! Come se l'avessi deturpata! Ferita!
Mi tolsi quei piccoli pezzettini escrementosi da sotto le unghie e glieli riappiccicai alla meno peggio dicendole: tesoro scusami! Non volevo! Potrai mai perdonarmi?
Atto quarto
Mi perdonò! Chi tace acconsente! Vieni amore piccolo! Le dissi! Mio tenero pezzo di merda!
Che ne pensi se andiamo a mangiare qualcosa? Io ho fame! Dai che ti porto al ristorante!
Entrammo in un lussuoso ristorante vicino a dove lavoravo e vuoi la fortuna, vuoi il continuo via vai di gente; c'era un unico tavolo libero. Tutto il resto era occupato da lavoratori in pausa pranzo,
uomini d'affari, baldracche di alto borgo. Qui... va benissimo amore! "È solo?" Mi chiese il cameriere! "No! Apparecchi per due! Grazie!" "Signore scusi; devo aspettare per ordinare?"
"Perché?"" Non vedo... la sua... " "No! No! Ci siamo tutti e due..! Ordino subito!"
Il cameriere mi guardò stranito! "Sua moglie è in bagno?"" La prego, possiamo ordinare?"
"Come vuole!"" Allora, io vorrei un hamburger con patatine fritte!"" Ok! E per sua moglie?"
"Lei... Lei.. "Mi bloccai! In effetti cosa una merda mangiasse mi era ignoto.
In effetti lei come trancio escrementoso era già un prodotto finito. Era anche secre.. Secre..
Insomma era un unione di più alimenti mischiati a liquidi.. ed alle cose che nel corpo...
Nel corpo... va be.. pensai... "Due Hamburger con patatine! Dissi! e.. del vino! Due litri grazie!
E... e due cannucce." Il cameriere se ne andò; io intanto misi la merda sull'altro lato del tavolo;
anche per essere faccia a faccia. Le tolsi un po' di quella carta stagnola che la faceva soffocare...
Eri un po' sudata poverina... le dissi! Poi stranamente le persone accanto a noi cominciarono a voltarsi; non so forse l'odore che emetteva; a me pareva gradevole; forse agli altri no!
Comunque lasciai perdere i soliti curiosi quando arrivò il cameriere di corsa.
Data la fretta non notò il tenero pezzo di merda posto sul tavolo; lasciò una boccia di vino e due cannucce e scappò di nuovo. Finalmente potevo brindare al mio amore!
Offro io... le dissi! Stai tranquilla! Però non esagerare con il bere; poi ti ubriachi e non sei più te stessa! Non sei più la merda che conobbi, per intendersi. Tieni tesoro... te la metto qua la cannuccia; spingo... dentro la tua boccuccia di merda... È a questa altezza vero?
...
se non mi dici niente allora vado giusto! Ecco.. l'altra parte te l'ho messa nella brocca!
Metto anche la mia e brindiamo ok? A noi... caro dolce stronzolino mio! Che c'è? Non riesci a succhiare? Forse la cannuccia è difettosa! Aspetta che la rigiro! Ora? Va bene? Meglio?
Niente vero? Vedo che non tiri! Aspetta facciamo così; io ti do la mia e te dammi la tua!
Proviamo! ... A me funziona! Anzi adesso più di prima questo vino ha un odorino amarognolo...
Atto quinto
"Camerieeereeee! Qui non funziona una sega!" Apostrofai! "Questa cannuccia non funziona!
La mia merda non traspira!" Arrivo! Arrivo! Cosa?"" La mia merda qua, non traspira!"
"La sua cosa? "" La merda! ""Ma cosa ci fa quell'escremento lì sul tavolo?"
"Perché? Che problema ha? È mia!"" Di chi abbia paternità non mi frega! Vada via subito da qui o chiamo le guardie!"" Ma... non vede che è smunta? ""Ed allora?"" Ha bisogno di nutrimento! Che gli do?""Chiamo le guardie signore! Mi fa allontanare i clienti!"
"Vado Vado! Vieni amore! Andiamocene subito da questo posto dove non c'è il benché minimo rispetto per le persone e per le merde." Rimisi l'amoruccio merdoso del mio cuore nella carta stagnola; la vidi.. stava male; Come se la debolezza avesse preso in lei una costante crescente.
Le dissi: Lo so amore! Lo so che hai fame! Ma come ti nutro? Come? Poi... il colpo di genio!
Mi ricordai che nel cassettino del bagno avevo una siringa nuova; la comprai per farmi l'iniezione di smalto per i denti; Non ha un vero ago; è fatto di gomma. Con la siringa ed un po di succo di pomodoro; tornerai la merda che eri prima. Ti voglio bene amore, le dissi!
Mi prenderò cura di te! Andiamo di corsa a casetta nostra. Dai! Mentre mi dilettavo pensando ai nostri futuri progetti; vidi una cosa sconvolgente. Un negozio che faceva proprio al caso mio;
Entrai. Chiesi di getto: "ce l'avete delle carrozzine?"" Buongiorno signore! Ma certo siamo specializzati! Quanti anni ha suo figlio?"" Un giorno! E non è mio figlio!"
"A bene! Allora è un regalo per un nascituro! Quelli sono i modelli più recenti!"
"Qualcosa di più piccolo?"" Umm... avrei una culla per nani!"" Ok me la faccia vedere grazie!"
"L'ho in magazzino! Vado a prenderla!" Attesi.. La commessa giunge rapida con in braccio una carrozzina mignon. Le dissi: "La voglio subito! Quella! Quella!" "Bene signore; gliela incarto?"
"No! No! La uso subito" dissi! "Tenga pago in contanti! Quant'è?" 150 euro!"" Ecco a lei!"" Grazie signore!"
"Scusi sa, ma ho fretta di usarla!"" Bene! Il bambino è qui con lei?"" Non è per un bambino!""
E per cosa allora?"" Per la mia merdina!"" Cosa?"" Ecco amorino mio; Pucci Pucci!
Ti metto dentro! Ti tolgo da quella brutta carta stagnola! Come stai meglio?"" Ma che fa?" Disse la commessa! "Metto a nanna la mia merda perché?"" Ma lei è pazzo!"" Ma.. Ma come si permette! Ho pagato no! Io qui dentro ci metto chi mi pare! Anzi le dirò di più signorina; qui da voi non comprerò più niente! "Uscii di corsa indignato pensando che in fondo non ci sono più le commesse di una volta; così disponibili, così sorridenti. L'importante adesso è che il mio amore stia al calduccio e bene! Sei proprio una bella merda!
Atto sesto
Durante la nostra camminata, mentre spingevo quella carrozzina di merda La vecchietta mi si avvicinò curiosa dicendomi: Che carino? Quanto ha? Gli'è piccolo! Ha solo un giorno!
Tenero! Lo posso vedere? Signora! Non me lo scopra; non si sente bene! Che ha il pargoletto?
È smunto! Si sta sciogliendo e comincia a puzzare troppo. Ma che dice? Piccolo! Avrà fatto la cacca! Sento una puzza... Pucci? Pucci! Bigio! Bigio? La donna, nonostante il mio esplicito divieto, tolse la copertina! O cazzo! Dove è finito il piccolo? C'è solo la cacchina!
Ma che dice? Non ho mai detto di avere un figlio! È la mia merda! Non vede come è tenera?
Ma lei è uno schifoso pervertito! Ma chi io? Ma si faccia gli affari suoi ogni tanto!
Ma... Ma.. guardi mi lasci andare a casa che mi si sta disidratando la merda. Me ne andai;
lasciando interdetta e stranamente schifata quella vecchia curiosa. Ma guarda un po' la gente non si fa mai i cazzi sua! Va be... eccoci amore mio merdoso, eccoci a casa! Aspetta che vado subito in bagno a prendere la siringa. Poi il succhino di pomodoro. Per te amore.. Per te.. ecco... Ora te lo inietto! Spero che funzioni! Spero! Forza amore! Merda della mia vita! Forza! Assimila!
Ti salverai! Assimila il succhino! Ma purtroppo i miei tentativi furono vani!
Il succo di pomodoro che iniettai nella merda con la siringa; invece di confluire nelle sue venine di merda, ingrossandola o almeno, nutrendola; fuoriuscì copioso! Qui c'era bisogno di un dottore!
Ci vuole il mio medico di fiducia! Mi dissi! Lo chiamai subito:
"Dottore?" Si?"" Dottore ho un problema? ""Mi dica?"
"Ho le feci sballate!"
Atto settimo
Ah ok! Venga subito che diamo una controllata Bene! Arrivo da lei! Corsi dal dottore! Era solo a tre isolati da casa mia! Suonai! Entri pure! Solo un attimo ed arrivo! Attesi! Con la merda in mano! Stava male davvero! Si stava lentamente sfaldando. Strano! Pensai; una merda dovrebbe indurirsi e non decomporsi! Forse è per colpa della Coca-cola che ho bevuto ieri? Arrivò il dottore!
Prego entri. Ah si dottore eccomi! Mi dica; cosa le è successo? Perché ha quelle feci in mano?
Sono mie! Non le vuole controllare? Controllare? E perché mai? Ma è impazzito?
Per favore dottore... Ma ci mancherebbe! Al massimo controllo lei; non le sue feci!
Ma.. Mi dica; cosa si sente? Io sto bene le ho detto! È la merda che sta male! Senta... lei ha dei problemi! Tenga; questo è il numero di un bravo psicologo; è mio amico! Gli dica che la mando io!
Ma dottore? Vada! E per favore getti via quell'escremento! Ma no! Io l'amo! È la mia merda!
Guardi, ora ho da fare; mi dia retta; vado da questo mio amico; vedrà... Chiusi l'uscio dell'ambulatorio e tornai mesto a casa. Amore mio merdoso; adesso ti metto un po in frigo; così vedrai che ti indurisci! Neanche il dottore ci ha capiti! Non ha compreso quello che c'è di bello tra di noi! Peccato! Peccato! Ecco! Vediamo un po'; qui non c'è spazio, dove ti metto?
Aspetta tolgo la carne! Ti metto qui ok? Tra il vitello e la bistecchina di maiale ok?
Torno tra un ora! Stai tranquillo! Pensiamo... Pensiamo. . Come posso fare. . Dopo un ora di elucubrazioni mentali, tornai dalla mia merda. Amore come va? Come sei carina adesso! Con quella pellicina tutta brizzolata! Vero? Dai rispondimi? Almeno una volta! Sei offesa? Perché non parli?
Dopo quello che ho fatto per te! Amore mio merdoso! Perché? Rispondi ti prego.! Niente!
Secondo me tu cara merda, hai seri problemi psicologici! Sai cosa faccio? Stasera ti porto da quello specialista amico del dottore ok? Così vediamo se la tua malattia ed il tuo mutismo possono essere risolti! Sigh. Mi preparo e si va dai..
Dallo Psicologo.
"Emm.. buonasera mi manda.. ""Si lo so! Mi ha telefonato adesso! L'aspettavo!"" Vede.. come la posso chiamare? ""Dottore va bene."" Vede dottore la merda sta male!"" È Li dentro?"" Aspetti che tolgo la stagnola! Non potevo portarla in carrozzina con tutte quelle scale! Ecco vede! Ora sta un po meglio perché l'ho messa nel frigo!"" In frigo? ""Si volevo criogenizzarla!"" Capisco!"" Io non posso perderla!"
"Si... comincio ad afferrare!"" Io l'amo dottore! Non me la faccia morire!"
Ultimo Atto
"Lei non si preoccupi!"" Ok!"" Mi ascolti!"" Ok! ""Che tipo di amore prova per la sua merda? L'ama come una donna?"" No... Non so!"" L'ama come una figlia?"" Non credo"". L'ama come se stesso?""
"Umm.. si.. forse si!"" Lei è sposato scusi?"" No! ""I suoi sono divorziati?"" Si perché? Come fa a saperlo?""
""Deformazione professionale! Giovanotto lei ha la sindrome di Cock!"" E sarebbe?""
"Ora le spiego ma non è facile; lei si sente molto solo; in più ha partecipato inconsciamente alla disgregazione della sua famiglia""continui ""in più è molto egocentrico!"" Si è vero!""
"Vede! Lei ha idealizzato la merda!"" Ma si! Pensi che le volevo dare pure un nome! Avevo pensato "Escre" ""Mi pare carino ; ma mi lasci continuare."" Prego dottore, prego."" Questo suo stato di solitudine e questa paura di perdere gli affetti; di perdere qualcosa a lei caro; anche di suo; l'ha indotto ad innamorarsi delle sue feci."" Si"" In fondo; ciò che espelle è parte di lei; è parte del suo corpo. Aveva paura, dopo aver perso molto attorno a lei, di perdere una parte di se.""Dottore lei è un genio..!""
"Lo so.. lo so."". Che cosa devo fare allora? ""Le sue feci prima o poi la lasceranno ma.."
"Ma..?"" Si fonderanno con il resto!"" Davvero? ""Ricordi l'entropia!"" Cosa è? ""Un concetto scientifico!""
""Me lo spieghi per favore! ""In pratica; niente si crea; niente si distrugge; ma tutto muta!""
"La mia merda allora diverrà qualcos'altro?"" Si! Sicuramente ha il suo processo!"" Dottore! Io la ringrazio! Adesso ho capito! Quanto le devo?"" Niente! Niente! Sono onorato di averla studiata! Un caso come lei è raro. Semmai quando sta meglio ed ha fatto ciò che deve fare torni qua da me.""
"Si! Certo tornerò! Grazie Dottore! Grazie.!" Uscii; finalmente avevo chiaro ciò che adesso dovevo fare; come dovevo agire. Proprio li vicino a 10 metri; un campetto non coltivato che era terra di nessuno. Lo raggiunsi e scavai una fossetta! Ci posi la merda e le dissi: addio amore mio merdoso!
Gettai la terra sopra. Poi.. Mi parve.. Un sussurro, lieve, spontaneo; giunse da lì; da quella fossa ove risiedeva la mia merda. Mi parve di sentire un suono, un suono di merda; simile ad una parola fuoriuscire; "anche io ti amo"
Piansi.
Poi; compiuta l'opera di sotterramento presi un bicchiere di carta ad un bar e con un po di acqua gassata di quelle che stroncano la diuresi; la versai nel punto dove avevo sotterrato il mio amore merdoso. Così feci per un mese. Poi un giorno successe! Dalla merda tenero amore mio,
che come seme avevo posto; nacque un fiorellino. Era bruttino come specie di fiore; ma era sempre un fiore. Un fiore di merda. Continuai ad annaffiare per altri tre mesi. Ogni giorno. Ogni notte.
E da fiore divenne arbusto. E da arbusto piccolo albero. Finché un giorno nacquero dei frutti!
Color marrone ovviamente; prelibati e gustosi come il mio amore scomparso. Sapevano di merda.
La sua fragranza al gusto mi avvolse. Ne rimasi inebriato! Allora ripensai alle parole che aveva enunciato quello psicologo: niente si crea, niente si distrugge, ma tutto muta.
Il mio piccolo pezzo di merda adesso era un sano e genuino albero. Ed io ero felice.
Tornai dallo psicologo un gelido mattino di Gennaio, sei mesi dopo. "
Allora figliolo come sta? Ha risolto? "Si! Si! Dottore! Ho sotterrato le feci ed è nato un fiore; e poi un albero, e poi un frutto!"
"Ah si? E che frutto è?"" Guardi dottore caro; non la voglio più disturbare su quest'argomento;
semmai mi sarebbe subentrato un 'altro problema; credo irrisorio però."
""Mi dica... se posso essere utile!"" Ho le scaglie all'uccello! Che faccio lo limo?""
Epilogo
Ognuno di noi tende ad innamorarsi di un ideale per troppa solitudine. Qualcuno si innamora della solitudine stessa; qualcuno invece si innamora troppo di se stesso escludendosi dal resto del mondo.
Ma c'è anche chi non riesce a staccarsi dai problemi in sospeso; torturandosi la vita per cercare di migliorare qualcosa che ormai sta degenerando. Doniamo una parte di noi liberamente e senza pregiudizio o fine! Lasciamo libere tutte le merde che vivono su questa terra di mescolarsi ad altri ambienti o a persone più consone a loro. Sicuramente tutto il resto; la vostra vita, sarà migliore.
(mi applaudo da solo) (e mi ringrazio!) (ed infine mi commuovo)
Si chiude il sipario...
Andate a cacare! E che io sia con voi. Fine
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