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Quando l'uomo invisibile ama

In un mondo di carta dove burattini ansimano e incitano i loro fabbricanti affinché gli comandino nuovi moventi, io ti ho vista aggirarti tra quelle figura grigie. Odo il tuo passo a distanza, in un corridoio adiacente, e mentre il rumore del tacco che colpisce il pavimento a ritmi costanti si fa più forte, qualcuno accende un camino nel mio stomaco che mi riscalda il cuore, e all'improvviso so che la solitudine è solo una sensazione ordinata da esseri demoniaci che danzano in un canale scavato ad arte in una parte del mio cervello. Una porta semi aperta lascia intravedere la tua avanzata, come sempre con aria distratta simile a quella di una bambina stranita, ma con passo rapido e deciso, di chi sa bene ciò che fa. La magia ritorna e invade di nuovo il mio essere, come quando ero bambino, già mentre attendo di essere ricevuto, ma poi si amplifica in modo incredibile quando attraversi la porta. Un momento dopo i tuoi riccioli neri come il carbone che avevano danzata lievemente fino a quel momento sono davanti a me, e mi donano le prime grandi emozioni. Quando inizi a parlare i miei occhi percorrono il più velocemente possibile tutta la tua persona, prima che venga richiesto dalla logica un mio intervento verbale, cercando di coadiuvare razionalità ed emozioni. Ti ho vista finalmente sederti di fronte a me con occhio sognante di una persona onesta, mi sono divertito a leggere la danza muscolare del tuo volto apparentemente immobile come quello di una bambolina di porcellana. Un fiume di purezza invade la mia esistenza al tuo cospetto e all'improvviso non mi importa di nulla perché so che esisti.
Per tutto il tempo in cui mi parli i tuoi occhi, che sembrano contenere mille storie, mi trapassano l'anima, mi osservano come un bambino che guarda un giocattolo, mi cullano rassicurandomi e convincendomi che tutto il buio del mondo contiene anche luce. Poi arriva il triste momento, in cui devo lasciarti al resto del mondo . La porta che attraverso mi proietta in un'altra dimensione, ma mi volto ancora una volta per un ultimo sguardo sul paradiso. Ti vedo scrivere con le tue piccole mani che sembrano svolgere un lavoro più grande di loro, con la testa china su un foglio a cui stai donando un piccolo pezzo della tua magia attraverso una penna, poi tiri su i tuoi occhialini tondi scivolati leggermente più avanti sul tuo microscopico nasino, e in quel momento mi dissolvo, l'oscurità mi avvolge, mentre una piccola fiammella in una lanterna retta solo dalla mia memoria mi accompagna e mi consola, trasformando in canzone una semplice domanda... Ti rivedrò?
La risposta arriva prima o poi, sia che il tempo di trascini lento come un cubo di ghiaccio che si scongela al polo nord, o che sia veloce come una freccia scoccata da un arco a 2 metri di distanza dal bersaglio. Ti rivedrò ancora, ma stavolta qualcosa cambierà , forse le tue labbra colorate in maniera da far pensare ad una caramella a forma di petalo di rosa, o i tuoi abiti, più aderenti del solito che testimoniano una sensualità precedentemente trattenuta, o semplicemente i tuoi modi di fare più rilassati e sciolti. Tutte le domande poi che abitano dentro di me cesseranno di esistere, all'improvviso, come se un insetticida gigantesco le avesse neutralizzate attraverso i miei occhi. I miei occhi infatti, guarderanno la tua bellissima mano sinistra mentre la mia mente catturerà un anello d'oro al tuo dito anulare, e che fa capolino quasi cercando di nascondersi tra una pagina e l'altra della cartella che stai sfogliando, quasi sbeffeggiandomi, cercando di lasciarmi nel dubbio per alcuni istanti. All'improvviso immaginerò che quella fede ti scivoli via dal tuo dito affusolato e che cadendo colpisca un qualcosa di metallo, emettendo un suono simile ad un gong che darà il via ad un combattimento, lo scontro tra due individui, uno altruista e magnanimo, ma sicuramente anche falso, e l'altro egoista ma sincero. È uno scontro tra due esseri inutili che non offre vincitori, ma solo sconfitti in partenza. Ancora una volta scomparirò , stavolta in maniera più efficace, in modo definitivo, come un filo di cotone che brucia tra le fiamme di un camino. Finalmente mi accorgerò della tua distanza reale e del fatto che non sei stata altro che un opera d'arte di inestimabile valore che io potevo solo ammirare .

 

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 28/06/2014 03:31
    apprezzato... complimenti.

1 commenti:

  • Anonimo il 10/06/2012 20:14
    Bel pezzo, originale e ben scritto. Al posto di... l la tua avanzata... avrei scritto il tuo incedere, o anche il tuo passo. Bravo, complimenti. ciaociao

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